mercoledì 14 giugno 2017

Una Marina di libri 2017

                     


Orto botanico/Una marina di libri = paradiso terreste per anime in pena: autori, editori e lettori.

Il luogo ideale per provare a conquistarsi, gli uni gli altri, a vicenda. 
I lettori - gente come me, abitualmente insonne - annusa copertine, allunga lo sguardo bramoso ora su questo ora sull'altro banchetto, i libri vorticano loro davanti e la scelta si fa complicata. Sanno di poter spaziare tra generi, autori, volumi e volumetti. Bisogna decidersi, ma alla fine - non ci sono dubbi - ognuno riuscirà a fare la propria scorta di provviste; che almeno la notte non devi alzarti dal letto per gustarti un altro pezzo di vita.  
Con voracità agguanteranno di tutto, opuscoli, brochure, bigliettini da visita e segnalibri. 
Conoscersi, conoscere, farsi conoscere: l'eterna questione autore/editore, editore/lettore. Il primo deve conquistare il secondo, il secondo deve sedurre il terzo, così che il primo espugni il terzo. Sembra un'equazione matematica: lo è.
I mestieri cambiano, il mondo va avanti, si trasforma, ed io che leggo mediamente un libro a settimana, per la prima volta nella mia vita assisto ad una presentazione senza mettermi in fila per il firma copie. Non l'ho presa, la copia, ho il kindle (confesso, non avrei mai voluto, ma dovevo pur evitare la bancarotta).
Lo cerco prima della presentazione, gli vado incontro con il mio sorriso che spero non gli sembri eccessivo, lui non sa quanto mi abbia stimolato e spinto verso altri mille traguardi; ha pubblicato diversi miei racconti, le mie poesie. Non pretendo si ricordi di me, anche se più volte ci siamo scambiati messaggi, non può con precisione, e - se devo dirla tutta - penso che non abbia mai letto nulla di mio; si sa per le antologie di autori vari fa tutto la Redazione. 
Parlo di Giulio Perrone è qui in doppia veste: Editore e Scrittore. E io dico: Bingo! 
Presenta il suo secondo libro, pubblicato dalla Rizzoli:Consigli pratici per uccidere mia suocera. 
No, questa non è una recensione, il libro non l'ho ancora letto, ma lo farò. So che è un libro divertente e questo già basterebbe, so che è una bella storia - e questo è ciò che un lettore cerca -, e poi lo ha scritto lui, il primo editore che mi ha pubblicata.
Durante la presentazione dice che al liceo ha avuto un professore d'eccezione, il critico letterario Walter Mauro. Uaoh! Ecco, l'ho sempre detto: un buon professore è come un buon medico, può salvarti la vita. 
Giulio sembra un po' Kabir Bedi, ma io non sono la perla di Labuan, meno che mai in campo letterario, ahahaha. Eppure sono una persona felice, felice di avere partecipato a questa nuova Edizione di Una Marina di libri con Apertura a Strappo, di essere riuscita a salire sul palco portando a termine la performance de "L'Amleto riscritto dalle governanti", con soddisfazione di pubblico. 
Ci abbiamo lavorato sei mesi, noi di apertura a Strappo, collegandoci tramite il web quando non ci si poteva incontrare, scrivendo e riscrivendo, provando e riprovando. Con fatica, con timore, togliendo - per necessità di copione - cose venute bene, la mannaia inclemente (e sapiente): Giorgio D'Amato. Ideatore, motore propulsivo, vulcano in eterna eruzione che, come lava, a volte fa deserto, poi fertilizza. 
Dovrei citare tutti i miei compagni di avventura, ma basta seguire il blog per saperne di più, molto di più di ognuno di loro, tutti speciali, tutti unici.
È l'ultima sera, vorrei godermela fino in fondo, ma sono costretta ad abbandonare il mio Eden proprio quando Alessio Castiglione sta per presentare la nostra nuova raccolta, la prima come NewBookClub, dal titolo Lettere alla libertà; mio marito batte l'indice sull'orologio, dice: è tardi, dobbiamo andare. Ha molta pazienza, lui, e non posso pretendere di più.
Una marina di libri: Un'esperienza indimenticabile.

Adelaide J. Pellitteri