domenica 27 settembre 2015

I pistolinos, la festa della disunidad e gli anti illimanos


I PISTOLINOS
LA FESTA DELLA DISUNIDAD E GLI ANTI ILLIMANOS 


Questa noce ho fatto un suegno. 
Noce non nel segnificado di arachide, de nociolina e semenza. Lo dico porché se potrebbe equivocar como quando se dice “rottura di noce” che non segnifica che la sera uno non deve uscir de casa porché s’è spaccato il cielo. 
Meglio essere clari, esbiancados.  
Allor… Ho sognado de trovarmi a Puerto de Tierra completamente ignudo, col pistolin de fuori dentro un saloon western. Yo me sentivo Gion Guein, armado e superdotados. Tutti erano coll’armatura de fuori. Se avvinazzavano e ma peròs se guardavano in giro, circospezionatos e con ochio poro malintenzionatos. Troppi maschi come toros in arena e troppi pistolin col vin che può dar alla cavesa. E c’era timor di Ernesto, el pistolero spara lesto.  
Anche mi me avvinazzavo por dimenticar le cose che me ricordavo. 
Non so chi m’avrìa spogliato. Ero uscito de la mia dimora perfettamente vestito poro con la cravatta farfallinas. E in camminada perdevo per estrada pezzo per pezzo. Ora la giaccas, ora la camicias, ora lo pantalones, ora la maglias, fino ad arrivare al mutandones de la mia nonna ricamato a manos. L’ultimo piezzo perso è stata la farfallinas: pecado!
Ho pensato: ma sono rincoglionitos? 
Dopo aver preso a schiaffos il mio viso, sono riuscito a darme la risposta: in suegno todos possible poro l’incubo ne la mia cara Puerto de Tierra dove era in corso la festa della Disunidad, con todos tristos e incazzatos al nero di seppias, armatos fino ai denti contro todos porché lo nemicos se può nasconder anche dentro in illibatas o impotentes personas e non bastas farla passare in metal detector, ignuda, per appurar presenza di pistolinos che, se usato mal, può far mal. Meglio ochio vigiles e non dare fiducia a niniuno: tu gli dai el braccio e loro se prendono il piede.
Valli a capire!  
Nella festa della Disunidad cantavanos los compagneros Anti Allemani letigando sul palco, afferrandose per i capellos e dandosele sull’allopecias de sancta razon. Todos invidia! davanti a un numeroso pueblo che, senza mani, ci abbetteva i piedi. 

Ora, a questo punto della mia estoria, qualcuno se chiederà giustamentes che c’entrano i pistolinos nel saloon western e che collegamentos c’è con la Festa della Disunidad e l’esibizione degli Anti Allemani? E io respondo esbiancado: un pistolinos! Solo un suegno, anzi un incubo che ancora suegno.  
Ed era importante, per la mia cavesa, farlo sapere al mundo intiero, alla comunità international, escrivendo il mio sendimendo nuevo a ochi chiusi, sul lettino del dottor sigmundo Froido de Puerto de Tierra.  

dal nuestro inviado Ernesto Raimondito Moncada