martedì 29 settembre 2015

Premio Tridente d'Oro 2015

All’Arsenale della Marina Regia di Palermo uomini eleganti si salutano con grande cordialità: mi ritrovo in mezzo a vecchi amici accomunati da una grande passione, viscerale come solo chi si occupa di subacquea può comprendere. Molti di loro non si vedono da anni. Tutto è cominciato a Ustica nel 1960; il 26 e il 27 settembre 2015 il Premio Tridente d’Oro, il Nobel per le attività subacquee, ritorna in Sicilia. 

Questi anziani sono dei pionieri, gente che andava sott’acqua quando ancora le tecnologie non facevano buona parte del lavoro. Arrivo da profana, ma ho studiato i profili dei premiati a cui dovrò fare da interprete: l’israeliano Ehud Galili è un archeologo che ha scoperto intere città neolitiche sommerse e ha recuperato i corpi dal sommergibile Scirè affondato durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre lo statunitense Jarrod Jablonski ha inventato un sistema di immersione e ha percorso la più lunga grotta sottomarina degli Stati Uniti (11 km). Sono due personalità molto diverse: dimesso e anzianotto, accompagnato dalla moglie l’uno; alto, atletico, alla mano e bella ragazza al fianco l’altro. Entrambi mi mettono subito a mio agio, scherzano e io cerco di dimenticare, ad esempio, che le pubblicazioni di Galili le ha studiate mia sorella all’università. Apertura a Strappo è lì con me. 
A sorpresa, il sabato, arriva Enzo Maiorca, l’apneista più volte record in assetto variabile (101 m) e in assetto costante (55 m). Lui è già Tridente d’Oro, il giorno dopo ne saranno insignite le figlie Patrizia e, in memoria, Rossana. Premiati anche gli italiani Maurizio Chines e Lucio Coccia. La domenica sono arrivati anche i montenegrini di RCUD, uomini possenti accompagnati da mogli bionde e eleganti, portano una storia di cooperazione internazionale fra i popoli dell’ex Jugoslavia fino a qualche anno fa in guerra e che ora addestrano sub da tutto il mondo per mettere in sicurezza il mare per tutti (dal 2002 hanno rimosso circa 120 tonnellate di esplosivo dai fondali del Montenegro). A loro va l’Academy Award, l’equivalente del Tridente d’Oro per le organizzazioni. L’altro Academy Award se lo aggiudica la CNS, che si occupa di subacquea industriale. Grande imbarazzo per il rappresentante della società che ritira il premio, poiché questo accade subito dopo che Enzo Maiorca ha tuonato contro le trivelle nel Canale di Sicilia. Anche Jablonski, accanto a me, se ne accorge – sembra sconvolto, mi soffia in un orecchio.
Il mondo della subacquea è altamente diversificato, questi due giorni sono stati una “immersione” in questo mondo frequentato spesso solo da addetti ai lavori, ma così importante da tanti punti di vista.

Valeria Balistreri