giovedì 5 marzo 2015

Je suis Jésus

È recente la dichiarazione shock di Gesù Cristo. L’apparizione si è verificata nella prima mattinata di oggi. Erano le 7,30 a Roma quando un uomo sulla trentina dai lineamenti arabi, la barba lunga e una tunica trasandata è apparso contemporaneamente su tutti i monitor, televisori, computer e cartelloni pubblicitari, suscitando dapprima lo sgomento generale e il panico che si trattasse di un nuovo capo terrorista. Subito, però, sotto l’immagine dell’uomo è partito un inno melodioso e pacificante per quanti l’ascoltavano, poi l’uomo ha parlato con voce chiara e fluente nella lingua propria di ogni nazione in cui si è manifestato (fonti attendibili hanno riferito, dopo i controlli di rito, che l’uomo ha parlato simultaneamente in tutte le lingue del mondo). La redazione del nostro giornale ringrazia e saluta i fedeli lettori. Riportiamo di seguito il messaggio originale dell’uomo che dice di essere Cristo:
“Io sono Gesù Cristo. Non temete, non appartengo ad Al-Qaeda. Sono il figlio del dio cattolico. Ho deciso di mostrarmi perché sono stufo di voi. Di questo mondo. Mio padre ve l’ha messo in mano con le migliori intenzioni e voi l’avete rovinato. Voi politici mi fate proprio schifo, ma non siete voi il male peggiore. Chi vi butta addosso ogni colpa per scaricarsi la coscienza non è migliore di voi. Affatto. Dagli imprenditori ai clochard, dai delinquenti alle vittime, dai vecchi all’ultimo feto che deve ancora vedere la luce di questa terra, mi fate schifo tutti in egual misura. Nessuno si senta escluso. Mio padre vi ha dato uno dei migliori pianeti (perle ai porci, gli dissi allora, ma lui non mi ascoltò) e voi l’avete insozzato, deturpato. Non ho mai avuto fiducia in voi, specie da quando vi conobbi personalmente qualche migliaio di anni fa, e da allora avete fatto sempre peggio. Avevo una scommessa con dio, lui era convinto che vi sareste redenti entro oggi e così non è stato. Negli ultimi anni avete anzi accelerato nel vostro comportamento criminale e vile, peggio che in passato. Vengo dunque a comunicarvi che il vostro tempo è scaduto. Non affannatevi adesso, cercando di farmi cambiare idea. Non fate promesse mosse dalla paura, tanto non le manterrete. Stasera andate pure a letto come ogni sera. Semplicemente, domattina non vi sveglierete, o meglio, non ci sarà mattina. Non date vita a inutili scenate di panico e isteria. Avrei potuto evitare questo messaggio e spegnervi nell’ignoranza, ma non ho resistito alla tentazione della vostra ultima stupida moda, quella che portate avanti da qualche tempo in nome di una falsa solidarietà verso i vinti. Oggi ho vinto io e abbasso il sipario sul vostro banale teatrino con le parole che vi piacciono tanto: Je suis Jésus!”.

Serena Giattina