martedì 16 giugno 2015

L'arte spiegata ai non vedenti: La donna in rosso - sez. Museo Guttuso



Quando mi hai regalato questo cappello ero accusì felice! Desideravo portarlo a passeggio per le vie della città, io tu e il cappello. Ma tu mi hai detto adesso siediti, e mi hai dipinta, in cucina e con tutto il cappello!

E io che avrei dovuto fare? Rossa dalla vergogna mi sono messa in posa. Che bel primo piano mi hai fatto! 



In questo quatro Renato dipinge sua moglie Mimise con un delizioso cappello rosso anni quaranta. Lei è felice di stare al centro della tela, e soprattutto da sola. Nessuna donna nuda le ruba la scena. Lei tiene un occhio chiuso, non si sa mai dovesse arrivare una di quelle. Lui non aveva ancora dipinto Donne, stanze, paesaggi e oggetti,  né Le donne che vanno e vengono, erano tempi felici per lei. Mimise viene prima, The woman in red è la sua seconda versione. Il suo vestito però non si può alzare a ruota col vento, dato che Renato da seduta l'ha ritratta e poi non ci sono grate per il riciclo dell'aria sul pavimento della cucina. Lui lo sapeva che il rosso donava una luce speciale a sua moglie, come una santa la voleva dipingere, tutta vistuta e abbottonata fino al collo, sul petto due grossi bottoni ci piazzò; e il colore bianco gli finì mentre pittava la gardenia e la collana di perle, l'azzurro sparì nella finestra e il verde in bottiglia. Un poco di marrone per l'infisso in legno, il tavolino e la sedia, la spalliera in tela di  iuta. Tutto quel colore rosso che aveva lo doveva finire, senza usarlo si indurisce e poi si deve buttare tutto, anche il pennello. Lei si fa dipingere in muta eleganza, affascinante; l'occhio che si vede è chiuso, la palpebra abbassata, l'altro coperto dal cappello, voi (che non ci vedete di vostro) potete evitare di portare questo peso in testa. Un braccio è piegato, la mano poggiata sulla metà dell'altro, in un gesto molto significativo che fa pensare a un Tiè! che voi non potete vedere! Renato non l'ha dipinto e noi lo possiamo solo immaginare.

Nina Tarantino