Lungi da me voler intraprendere un dibattito sul fatto che
sia giusto o meno rendere schiavi i nostri amici animali. Anche perché,
per molti, non sono amici.
Magari io posso
indignarmi nel vedere i pesci rinchiusi nelle loro boccette, uccellini nelle
loro gabbie, cani reclusi nei balconi dai loro padroni. Gli esseri umani hanno
la sgradevole presunzione di avere il
diritto di fare quello che reputano più idoneo con gli animali, creature
sicuramente inferiori. Certo, come no.
Ma non stiamo qui a sindacare sulla questione, ognuno pensa
ciò che vuole, perché indignarsi per queste cose… Ma le prese per i fondelli,
sono un’altra cosa.
La gente dovrebbe aprire gli occhi e condannare le prese in
giro.
MOSTRA ORNITOLOGICA INTERNAZIONALE DELLA CONCA D’ORO. Evento
che ha avuto luogo nel mese di Novembre proprio nella nostra Bagheria. Per chi
c’è stato e ne è uscito contento, o soddisfatto, può anche smettere di leggere
questo articoletto, non fa per voi.
Analizziamo attentamente le parole che compongono il nome di
questo evento
MOSTRA: questo evento non è stato una mostra di alcunché, a
meno che non consideriamo anche il mercato di Ballarò come una mostra.
Diciamocelo chiaro, vedere gli animali in gabbia mi dà il
voltastomaco, sale una profonda tristezza, e mi sono avvicinato alla “mostra”
solo per curiosità. Cosa mi aspettavo di trovarci? Animali in gabbia, sì, ma
esemplari di pennuti rari, in buona salute, messi in bella mostra come star del
cinema sul red carpet e magari qualche
bravo addetto/guida che ci spiegasse le caratteristiche di questi
animali messi in mostra per le loro particolarità, qualcuno che magari ci
spiegasse quali di queste specie sono in via di estinzione e la loro importanza
nel mondo naturale. Così non è stato.
Non a caso prima è stato citato il famoso-famigerato
mercatino palermitano, Ballarò, poiché la situazione nella Mostra
ornitologica internazionale della conca
d’oro era la medesima di Ballarò. Un affollato mercatino.
Mostre e mercatini sono due cose differenti.
ORNITOLOGICA: beh, almeno questa l’hanno
azzeccata, si vendevano solo volatili. Migliaia di volatili, in gabbiette ovviamente sovraffollate
e ammucchiate dentro capannoni. Gli animaletti (in offerta a soli 8 euro!) venivano venduti
in una maniera piuttosto singolare. Avete presente i bicchieri della Coca Cola
che vi danno al Mc Donald? Bene, gli animali venivano prelevati dalle loro affollatissime
gabbie e ficcati dentro dei contenitori che poco si differenziavano dai bicchieri
di cartone della Coca Cola.
INTERNAZIONALE: ma internazionale di che? I commercianti degli animali erano
italianissimi, per non dire palermitani. Ma tutto il mondo è paese, quindi dai,
gli concediamo “l’internazionale.” Yes Man! O forse intendevano che le migliaia
di uccelli in vendita (una coppia a soli 10 euro!) provenivano da più parti del
mondo? E chi lo sa, se ci fosse stata una guida in questa mostra mi sarei fatto
spiegare la provenienza degli animali.
A me sembravano tutti cardellini e canarini. Ah, e c’era un pappagallo, bello.
Molto internazionale.
Molto internazionale.
DELLA CONCA D’ORO: qui nulla da sindacare. Li perdoniamo, allora? Io direi di
no.
Dulcis in fundo, come potevano mancare le decine di
parcheggiatori abusivi (ah, quanto li adoro, i miei preferiti) che come avvoltoi (troppi Uccelli in questo articolo!) si piombavano sulle numerosissime macchine
che parcheggiavano ai lati della statale 113. Ma questa è la norma, per noi
siciliani.
Il mercatino, scusate, la mostra, è stata un
successo commerciale. Il mio paio d’ore passate in quell’ inferno hanno visto
vendere decine di pennuti (prendi otto ne paghi quattro!) quindi possiamo solo
immaginare quante migliaia di bestiole siano state vendute nei quattro giorni
d’evento previsti ma ritorniamo all’incipit di questo mio piccolo discorso,
non stiamo qui a sindacare sul fatto che sia moralmente scorretto vendere gli
animali o no (soprattutto in queste condizioni).
La presa per il culo dà fastidio.
MERCATINO ORNITOLOGICO PROVINCIALE DELLA CONCA D’ORO, se questo fosse stato il
titolo, questo articoletto non sarebbe mai esistito, dato che il suo autore non
si sarebbe nemmeno preso il disturbo di andarci.
Perché sapeva che
avrebbe fatto tanti, ma tanti nervi. Ma hanno deciso di prendermi per il culo,
chiamando il mega mercato MOSTRA ORNITOLOGICA INTERNAZIONALE DELLA CONCA D’ORO.
E sì, mi avete rovinato la giornata.
Perché migliaia di uccelli rinchiusi che strillano non si dimenticano.
Concludiamo con una piccola considerazione: centinaia le
persone che uscivano sorridenti e chiassose, come all’uscita dal cinema di un
film di super eroi entusiasmante e divertente.
A queste persone consiglio di recuperare un bellissimo film
di Alfred Hitchcock di circa cinquanta anni fa.
Ha a che fare con gli uccelli, ma Il titolo non ve lo dico.
Ai parcheggiatori mafiosi e criminali dico: arrendetevi, i
miei soldi non li avrete mai.
Agli organizzatori della mostra dico: compratevi un
dizionario e (se non ci riuscite da soli fatevi aiutare) cercate il significato
della parola mostra (sotto la lettera M).
Profondamente indignato, Fabrizio La Monica