Sì, ricordo perfettamente, eravamo in una piazza di Bagheria, forse, o di Canicattì, insomma, in una piazza siciliana.
Eravamo io e Carlo Panella, stavamo prendendo un caffè, forse, oppure avevamo già bevuto un paio di bicchieri di vino, sì, eravamo davanti ad una taverna.
Avevamo già potato i fichidindia, forse, oppure no, quel giorno avevamo potato un po' di mafiosi della fazione opposta.
E poi passò una ragazzetta vestita di nero, che pareva Claudia Cardinale in qualche film, forse, oppure erano almeno una ventina di donne, forse. Insomma, io e Carlo abbiamo avuto questa idea, violentiamole tutte le donne di questa piazza. Quest'idea piacque tanto che altri bagheresi - o erano canicattinesi? - si vollero unire a noi, e queste femmine le violentammo tutte. Si unirono pure persone provenienti da tutte le parti della Sicilia, e queste violenze le facevamo tutti i giorni.
Anche gli stranieri venivano da tutte le parti, quando eravamo io e Carlo Panella.
Poi Carlo Panella ha fatto altre cose, il giornalista con Ferrara, forse - forse il giornalista - e allora abbiamo smesso. Ora le donne non le violentiamo più in piazza.
Posso dire, comunque, che a Colonia non c'eravamo né io e neanche Carlo Panella.
Giorgio D'Amato