AAS
Magazine, questa settimana, regala ai suoi lettori una
fantaintervista ad un personaggio da prima pagina.
Ha
occupato la poltrona di primo cittadino della città di Gela,
facendo il sindaco per due mandati tra il 2003 e 2009. Ha ricoperto
il ruolo di Parlamentare Europeo fino al 2012 per poi candidarsi a
presidente della Regione Sicilia nelle fila del centrosinistra.
Omosessuale dichiarato, vincendo le ultime elezioni regionali
siciliane, nell'ottobre 2012, si è autoproclamato "il sindaco
dei siciliani" portando il centrosinistra a governare la Sicilia
per la prima volta dopo il decennio del centrodestra firmato Cuffaro
e Lombardo. Il primo presidente 'comunista' della Regione Sicilia
Rosario Crocetta, sempre nell'occhio del ciclone, ora per la vicenda
della stazione radio MUOS di Niscemi, e
nelle ultime settimane
duramente criticato, sia da parte della propria maggioranza che
dall'intera opposizione in merito all'accordo con l'ENI per
l'installazione di piattaforme petrolifere nel mare Mediterraneo. Una
scelta criminosa per i detrattori ma non per il presidente per il
quale si verrebbero a creare nuovi posti di lavoro aumentando le
entrate per l'economia siciliana in prospettiva e migliorando la
sicurezza ambientale.
AAS:
Presidente Crocetta, questa storia delle trivellazioni le ha fatto
fare un buco nell'acqua, non crede?
RC:
Un buco nell'acqua. Cerco solamente di risollevare l'economia della
Sicilia, non voglio fare danni, ma vincere sui brutti, gli sporchi e
i cattivi.
AAS:
Come un
supereroe. Lei
è forse un appassionato di serie giapponesi fine anni ’80, sa
Goldrake e le trivelle spaziali. Lei è come quei robot giganteschi
che combattevano gli alieni. Governatore lei crede in altre forme di
vita oltre la nostra nell’universo?
RC:
Certo, al contrario di quel che dice Vasco Rossi, non siamo soli.
AAS:
Si
ricordi che dentro quei mostri c'era sempre un uomo di dimensioni
normali, a pensare di essere giganti poi ci si convince sul serio e
quest'isola ha bisogno di gente normale. All'ultimo gigante non è
finita bene arrivò un signor "nessuno" che lo fece fuori
velocemente, eh si che quello aveva un occhio solo, lei invece pensa
anche di avere il terzo occhio?
RC:
La partita non è ancora persa, stiamo 1-1. Credo di avere la ricetta
giusta, e grazie a lui vedo anche quello che mi serve. Allora...
cento grammi di fiducia, più altri tre anni di tempo. Abbiamo
amalgamato bene il tutto e stiamo cucinando per sfornare una
Sicilia invitante per chi viene a vederla, così gustosa da leccarsi
i baffi.
AAS:
Ma lei lo sa che potrebbe fare la fine di Oloferne? Ci sono elementi
invincibili in Sicilia e a far peccato contro questi si rischia la
testa. Il popolo assediato e ridotto alla fame è pericoloso. La
nostra Sicilia (novella Giuditta) in tanti hanno creduto di poterla
possedere e non c'è al mondo nulla di più pericoloso di una donna
umiliata e offesa.
RC:
Per non correre alcun rischio pane e panelle per tutti, così si
batte la fame e vado avanti.
Caro
presidente, di questi tempi più che una decapitazione al massimo le
potrà capitare una depoltronizzazione quindi non si preoccupi
troppo.
Sabino Bisso e Adele Musso