Sandro
Camilleri, L’ULTIMA FATICA
pagine
13, spillato al centro, Stordito editore, 2014.
L’ultima
fatica di Sandro Camilleri, prima di allontanarsi da casa, dopo aver salutato i
vicini di pianerottolo e la signora della portineria. Camilleri (Sandro, cioè
il cugino meno conosciuto di Andrea, n.d.a.) approfitta di questa occasione per
regalarsi un periodo di riposo, mentre l’ispettore Montalcino, imperterrito
rappresentante della legalità, tenta di risolvere il caso relativo alla sua
scomparsa. Un personaggio come l’ispettore Montalcino, che ormai si ritrova
legato stretto con il nome del proprio autore, non può fare a meno di gettarsi
a capofitto nella ricerca.
La
scomparsa di Camilleri (sempre Sandro) rischia di vanificare gli sforzi dello
scrittore, manderebbe in malora le indagini in corso e contribuirebbe al
fallimento della casa editrice. Stordito è amareggiato, l’ispettore vaga per i
vicoli, setaccia più di un locale malfamato, non si dà pace, pensa di essere
lui il motivo dell’abbandono. Non si scorge nemmeno un segnale di recupero tra
le pagine di questo libro, tutte le forze sono mobilitate, tutti gli immobili
sono forzati. Le pagine purtroppo sono poche, non basteranno mai per completare
le ricerche, poi l’editore Stordito le ha pure messe in numero dispari,
controvertendo fino all’ultimo le leggi base dell’editoria.
Camilleri
(Sandro) anche questa volta ci lascia impotenti di fronte alla sua inesauribile
e spiazzante vena letteraria, spegne il computer, prende il cappello, scende al
bar a farsi uno spritz.
Raimondo
Quagliana per AAS Magazine