Trovatemi qualcosa di più corrotto e malato della generazione di oggi. Siamo tutti strani, siamo diversi dagli adolescenti di dieci anni fa. Soffriamo in modo strano e ci divertiamo in modo strano. Ci piace portare ogni singola cosa allo sfinimento e ci piace cercare ininterrottamente di superare il limite. Riconosciamo di sbagliare - ci piace sbagliare - e anche se non lo ammettiamo non ne possiamo fare a meno. Ci affezioniamo agli altri e cerchiamo di fare in modo che gli altri si affezionino a noi. Ridiamo ma passiamo le giornate con la paura di perdere le persone che amiamo. Vorremmo gridare, piangere, ma non ci riusciamo perché ce ne vergogniamo o perché i pensieri sono così fitti e profondi che rimaniamo impantanati. Vorremmo qualcuno che ci guardi negli occhi e legga il dolore che sentiamo ma sappiamo anche che non accetteremmo l'aiuto. Perché siamo incontentabili.
Perché vorremmo anche potercela fare da soli.
Vorremmo essere eroi di noi stessi. Eppure giorno dopo giorno falliamo e cadiamo, e anche se a volte vorremmo arrenderci ci rialziamo sempre con qualche livido in più. Perché siamo noi, e siamo così: stupidi, problematici, invincibili, inarrestabili. Siamo la generazione più corrotta, la più malata e forse la peggiore.
Ma pur sempre la più bella.
Alessandro Accordino