martedì 26 aprile 2016

Furono belli

Erano belli quando presero le camicie bianche arrotolate sui gomiti, si portarono indietro i capelli lucidi di brillantina. 
Avevano grandi sorrisi e una rosa rossa. Erano belli mentre correvano vocianti e le strade vuote si riempivano. E' finita. E' finita. Lanciarono in aria i cappelli e le giacchette superstiti. Correvano insieme ai carri degli alleati, pioveva la gomma americana, la cioccolata che colorava le guance alle ragazze. 
Fu una festa. Passarono alla storia. Furono belli quando strinsero le donne baciandole e ballarono, furono belli quando lanciarono in aria i figli. 
Furono belli quando mangiarono e per la fame si ingozzarono. 
Furono meno belli quando fermarono il convoglio e per quell'oro uccisero occultandolo. Massacrarono.
Lasciando ad alcuni la vendetta, l'odio che aveva nutrito i loro lombi, quando braccati, preda di ludibrio e malvagità, erano stati prigionieri e scritto le loro lettere dalla Resistenza, senza invocare grazia e pietà. Lasciarono a questi la vendetta, fare a brandelli i mandanti, deformandone il viso. Strappare alla puttana la camicetta e le perle, la giacca e la gonna. Frugarono tra le sue cosce e si levarono ogni sfizio. 
Mentre altri destinarono all'oro l'attenzione beffarda. Uccidendo senza giudizio
Furono belli mentre danzarono in strada.
Furono Repubblica. E finanziarono i partiti.

Clotilde Alizzi