venerdì 30 ottobre 2015

Chiese come librerie: sconto del 20% solo per i fedeli (e in omaggio una manciata di santine)


Mercoledì 28 Ottobre Apertura a strappo ha partecipato al convegno “Il gender spiegato ai marziani” organizzato con la collaborazione della Chiesa Madre di Bagheria, la Madrice. 
Mossi dalla curiosità scaturita dall’evento anti-gender avvenuto a Santa Flavia qualche mese prima, abbiamo deciso di cercare un’interazione (con noi stessi - eravamo molto combattuti - e non con gli altri). Il volto della serata è Giuseppe Savagnone, professore di storia e filosofia ormai in pensione. Completo nero, cravatta rossa. A guardarlo sembra un tipo perbene, intellettualmente ben predisposto.
Rivendica la logica del rispetto verso la verità, ma ribadisce che è da talebani non riconoscere l’esistenza della teoria gender. Curioso il riferimento alla Barilla e al calo di vendite avuto dopo le pubblicità che ‘riproponevano’ la famiglia tradizionale (grazie per l’aiuto antropo-scientifico, ci scriveremo una formula matematica), come se qualcuno avesse mai concretamente proposto fatti diversi. La gente, purtroppo, comincia ad andare via (sono i più coraggiosi, quelli che proprio non ce la fanno ad ascoltare il professore). 
Il femminismo! Il professore ha anche parlato di femminismo. Afferma che lo scopo del ‘movimento gender’ è quello di annullare la donna stessa (ma il collegamento tra il gender e la donna rimane un mistero). Sembra che abbia chiarito la sua posizione: non è uno che attacca come fanno i “catastrofisti” (riferendosi ai ‘Giuristi per la vita’, di cui l’ormai celebre Avv. Amato si è reso triste protagonista), è un moderato. 
Cattolico, ma moderato.
Il discorso finisce sui transessuali, definiti drammi che portano all’infelicità, e ancora la disperazione dei genitori alle parole – mamma, sono gay - e l’islamofobia. Proprio dell’Islam non condivide la posizione che la società riserva alla donna, spesso maltrattata e ritenuta inferiore. Si incazza per l’infibulazione che, però, anche se non lo dice, cessa di essere legale già dal 1985, anno in cui i primi stati africani (Burkina Faso ed Eritrea) la bandiscono ufficialmente e la puniscono con il carcere. Se state per dare la colpa alla religione musulmana, fermatevi un attimo: nel Corano le pratiche di cui sopra non sono minimamente citate. Si tratta, dunque, di una consuetudine (seppur estrema) di tipo endemico.
Altre persone abbandonano la conferenza, saranno cinque o sei, tra loro pure una suora che sgattaiola fuori.
Savagnone è convinto che la corporeità sia stata spazzata via, che i corpi siano stati smembrati e identifica il colpevole nel Gender. Si crea, in queste condizioni, un quadro civile e culturale ‘sganciato’ dalla natura e dalla cultura.
- Quanto dovremo aspettare prima che il matrimonio tra madre e figlio diventi legale? - e la presunzione di escludere la Chiesa da questo tipo di ragionamento è allarmante. Se non la si cita, vuol dire che le unioni non sarebbero legittime neanche a livello civile. È semplicemente ‘sbagliato’ che due persone dello stesso sesso si sposino. Punto.
Adesso arriva il pezzo forte, tirate fuori i portafogli: SCONTO del 20% per chi acquista il libro del Savagnone sul momento. Avete letto bene: marketing clericale, la nuova frontiera del business letterario. 

A questo punto un membro di AAS si alza e parla: i libri, in chiesa, non si vendono, incoraggiando pure con lo sconto del 20%. Sembrerebbe che le librerie siano diventate inutili.
Applausi. Da due persone, ma applausi sono.
Veniamo rimproverati da un ragazzetto di diciottanni circa che si gira imbestialito ribadendo il concetto secondo cui in una chiesa non si dovrebbe fare baccano.
Ah, mi pare giusto, democratico.
Però, sapete, i libri si dovrebbero vendere in luoghi più consoni. Non è proprio la forma più dignitosa dell’emancipazione intellettuale. A maggior ragione visto che l'invito alla popolazione non prevede la PRESENTAZIONE di un libro ma una conferenza con dibattito. Savagnone porta a termine il discorso, i talebani devono essere debellati. No, non i fondamentalisti islamici. I catastrofisti, quelli. E’ la volta di C. Si definisce un medico in pensione: per gli omosessuali, nessuna speranza, la psicoterapia è un’opzione plausibile, una soluzione alla ‘malattia’. Ma, intendiamoci, non è detto che funzioni. Il ‘Patre’ eterno (è così che il signore lo definisce, patre) ci ha creato ‘masculo e fimmina’.

E’ così da diecimila anni, da quando, insomma, siamo stati ‘creati’.


Emanuele Scaduto

giovedì 29 ottobre 2015

Calamaro Gigante Pictures, horror a Bagheria

Calamaro Gigante Pictures è una neonata casa di produzione cinematografica indipendente, fondata e composta da un gruppo di ragazzi capitanati da Fabrizio La Monica, “regista” dei prodotti della casa.
Al suo attivo, la Calamaro Gigante Pictures ha già alcuni film e alcuni cortometraggi, tutti non-profit.
Sinfonia di Tenebra e Prigione 2-La vendetta sono stati i primi due film, i più “grandi”, circa 2.000 Euro di budget e oltre 70 comparse, e due anni necessari per portare a termine la lavorazione. I film in questione sono di genere “Horror-commedia-Trash”, un genere che andava molto in voga negli anni ‘70 e ‘80 e ormai quasi del tutto dimenticato … ma dalla Calamaro Gigante Pictures, nel suo piccolo, riesumato e omaggiato.

Dopo di ciò hanno realizzato una film/web series con la partecipazione
del noto Youtuber Papateo, questa intitolato HYPER DALTON-la storia di un vero uomo, di carattere molto demenziale e leggero. 
La Calamaro ha un canale youtube omonimo dove vengono pubblicati i trailer dei suoi prodotti e i prodotti stessi, ovviamente.
Per la fine del 2015 e l’inizio del 2016 sono previsti molti cortometraggi e un lungometraggio, attualmente in post-produzione, intitolato “A Cena con Porcini”, di cui è già disponibile il Trailer.
Fino ad oggi i prodotti sono stati prevalentemente umoristici  e a tratti demenziali, ma i piani per i prossimi progetti sono di concentrarsi anche su prodotti con tematiche più tradizionali e impegnate.
Nelle prossime settimane è previsto il rilascio del cortometraggio horror “The Pet”.
I ragazzi del gruppo sono sempre in cerca di nuovi collaboratori e, si spera, finanziatori che possano aiutarli nella strada difficile che hanno scelto, quella di fare “cinema”.

Fabrizio La Monica


martedì 27 ottobre 2015

Quel fijo senza pallas nè quadrada nè tonda


Quel fijo senza pallas nè quadrada nè tonda


Escandalosa la ispectora per lo combattimento per la legalid de Puerto de Tierra.
Dalle intercettaziones de le messagio in bottiglia, pare qui essa volea una partita de troca sequestrada, qui a la casa avea un festinos de rappresentanza.
Emerghe pure che dal sequestro de la bistecca y stigghiola porquè infestada de scarafagios y blatta, lei voleva en quintale de mercanzia per poter invitar tutto los amicos politicos.
E alla commemoracion de lo povero Allende, ella disse parole muy scandalose a proposito dell'allendito: hombre senza pallas nè quadrada nè tonda, lacrimoso come Madogna de Siracusa.
E che dire de figlio cuoco de mensa de popolo que se retrovò laureado? El nino manco sapeva el titulo de sua tesi de laurea, quando ei fu interrogado respondeva: Economia? Erario? Finanza? Io ve posso parlar de soffriger cipolla, de ricetta de trippa alla lievitana con pisellos, de cottura de patata che se non la sape far, la patata resta intronata. Insomma, una figuron de mierda.
El pueblo es nostalgico de assassini de narcos, a quei tempi el cattivo aveva la faccia de cattivo, el bono aveva faccia de bono.
La ispectora che faccia tiene?

George D'Amado

La sagra della Castagna


Dal 23 al 25 Ottobre a Mezzojuso la Sagra della castagna. E io ho la fissa per le castagne! Voglio toccare il riccio, vedere i castagneti! E mangiare le caldarroste proprio lì!

domenica 25 ottobre 2015

Gianmarco libero, manifestazione a Palermo


Fumogeni rossi e giochi d’artificio per Gianmarco. Mille le persone che hanno manifestato ieri pomeriggio affichè lo studente universitario venga liberato. Il corteo è partito da Piazza Bologni per poi terminare al cavalcavia che affaccia sul carcere Pagliarelli. Appena arrivati, il buio si è fatto avanti, i clacson suonano senza tregua: Viale Regione è paralizzata. Da cosa? Da giovani, meno giovani, belli, meno belli, alti, meno alti. Passo dopo passo, marciapiede dopo marciapiede, il fiato s’è fatto corto. Nessuno ha abbandonato il corteo, nessuno. Non si avvertivano lamenti per la stanchezza né per la sete. Dritti, spediti, forse logorati per la soppressione silenziosa di un libero pensiero. Alcuni, per dire che c’erano, hanno sbattuto con forza mattoni e mani sulle ringhiere di ferro. La voce adesso è terminata, i ragazzi, a decine, litigano con il guard rail perché non possono prendersela con nessun altro. La polizia, in lontananza, sta buona e aspetta che il corteo termini nel più breve tempo possibile (oggi hanno camminato veramente tanto). Alcuni ometti in giacca e cravatta afferrano la ricetrasmittente e gesticolano. La polizia, per questa volta, rimane in lontananza. Nell’ombra, è chiaro.
Gianmarco è mio amico. La lotta di ieri è stata la dimostrazione che l’umanità ci unisce. Ogni giorno, quando apro gli occhi, giro la testa e osservo i libri, i vestiti sparpagliati per la poca volontà di ordinare il disordine. Aspetto quindici secondi prima di mettere un piede fuori dal letto, poi raggiungo la posizione eretta. Afferro un mottino dallo stipo, lo scarto e lo ficco in bocca. Spio dalla finestra, il cane sta bene. Ogni giorno, quando apro gli occhi, penso che un mio coetaneo non può assaporare ciò che io assaporo. Si volta e vede una parete bianca, si alza e vede un’altra parete bianca. Aspetta quindici secondi prima di mettere un piede fuori dal materasso, poi raggiunge la posizione eretta. Non ci sono cani né finestre. Solo le sbarre, che prima o poi, si sa, si scioglieranno.
Emanuele Scaduto

sabato 24 ottobre 2015

Gianmarco libero

Io già me lo immagino come sarebbe potuto essere. Sì, erano tutti in prima fila, e nei cervelli una sola, nobile parola: antifascismo. Vedi le file che esultano, tirano calci al vento, e piangono, piangono, piangono.

venerdì 23 ottobre 2015

SOLIDARIDAD PARA TOPIGNOS





TOPIGNOS a PUERTO DE TIERRA!



A Puerto de Tierra ci sta una comunidad muy numerosa, e de alto lignaggio, con un pedigree veramente estrepitoso, ma che digo estrepitopo!
My son consapevole che lo topigno o meglio lo ratto no è un animal mucho affascinante, anzi diciamo pure che è davvero brutto e sporco, e che i topi portano le malattie e fanno spaventare le donne con il sistema nervoso più o meno fragile como quelle qui stanno sopra l’orlito de una crisi de nierbo, però io devo esprimere ma solidariedad a questi piccoli abitanti de puerto de Tierra, fedeli e tanto simili all’uomo. Ebbene, si potrà parere escandaloso, ma lo topo segue l’uomo e lo imita. Onde esta un hombre esta un topo!

giovedì 22 ottobre 2015

Scarti de Gori - le cozze

fra un po' guarderai in cielo e vedrai due lune, una luna normale, l'altra Huawei.
due o tremila anni e collassa sulla terra ma intanto vuoi mette?
c'ha le stesse prestazioni de l'altra luna.

***

la scena più bella del nuovo Star Wars è quando Harrison Ford si accascia che sembra ferito ma Yoda gli tira un Aulin e lui torna in piedi e il pubblico "yeaaaaah"

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è sorprendente quante attrici porno abbiano avuto l'appendicite.

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se io accetto che Dio creò la terra, tu accetti che lo fece co un tutorial di youtube.
veniamoci incontro.

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no, no, l'albero dell'EXPO deve restà a Milano, per non dimenticare.

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se non hai fatto scivolate, dopo una partita di baseball ti sciacqui le ascelle e via dritto a cena con gli stessi pantaloni.

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se le tue gengive sanguinano dopo aver lavato i denti potrebbe essere segnale di qualcosa, potresti addirittura perdere i denti,
non affidarti a chi ti risponde che magari te lavi i denti come stessi a pulì le cozze, corri invece ai ripari e compra questo dentifricio.

Fabio Gori

martedì 20 ottobre 2015

AAS al Parlamento Europeo

Non ce lo saremmo mai aspettati!
Alcuni esponenti di AAS sono stati invitati a Bruxelles per partecipare ad una conferenza su mafia e antimafia.
Siamo tutti felici di questa opportunità e ringraziamo chi ha supportato le nostre narrazioni con informazioni di prima mano, con aneddoti, con la stesura di interi racconti o solo di brani.
E vogliamo ricordare alcune delle narrazioni che ci hanno portato lontani:
Strage di Natale, Latitante, Cuore Nero, i post della lattina "mafia telling".
E così come si chiudono le fiabe armene, "dal cielo sono cadute tre mele, una è per chi ha raccontato, una per chi ha ascoltato, l'ultima per chi ha capito".
Grazie!


Il punto di non ritorno di Igor D’India


Tutti al Rouge et Noir, cinema storico di Palermo in zona Massimo.
Folla di apericenanti, io arrivo tardi quindi trovo solo olive (mi nni futtu ‘na vaschetta che già questa basterebbe per ritenere di aver investito bene i soldi del biglietto).
Inizia il primo film: Igor D’India - trentenne palermitano - che si cala in una grotta a 30 metri dalla superficie terrestre, con l’obiettivo di starci trenta giorni. Non appena si percepisce la dimensione dello spazio angusto, io uscirei dalla sala – ci vuole coraggio. Le immagini vengono alternate dalla seconda impresa di Igor: la discesa del fiume Yukon, in solitaria, sulle orme di Walter Bonatti che fece la stessa operazione cinque decenni fa. La proiezione scorre tra immagini claustrofobiche, altre del panorama canadese, in sovrapposizione la voce di Alessio Boni che legge cose di buona letterarietà - sopportabilissime.
Secondo film: tutto Yukon, con Igor che si filma, che parla con sé e con lo spettatore, e intanto scorrono rapide, permafrost, foreste, orsi, alci. Grande Igor che stringe un patto di ferro con lo spettatore, non manca niente: immagini grandiose di natura incontaminata, riprese da sport estremo, momenti di vita in solitaria con lui che mangia spaghetti da un pentolino, sano babbìo. Tutti vorremmo essere lì, a pagaiare con Igor, a dormire in tenda, a osservare il lago Laberge increspato in attesa che il vento si calmi.
In quest’era di progetti intrapresi e abbandonati al primo step, Igor invece va sino in fondo, mostra che la sfida vera non è con le acque pericolose o con l’umidità e il buio di una grotta, la vera sfida è con la forza di volontà che se ne va per i cazzi suoi al primo ostacolo che ogni avventura oppone. Qui la grande lezione si Igor: bisogna ostinarsi, perdurare, farcela. Filmandosi (egregiamente) oppure no.
E se il secondo film mostra un ragazzo che tra mille pericoli sa pure cazzeggiare, il dibattito finale invece rivela la capacità di calcolo, l’importanza della preparazione, lo studio dei dettagli perché scendere da un fiume non è una bravata ma un’impresa da pianificare.

I film proiettati: Geologia di un sogno, The Yukon blues
Rouge et Noir -  Palermo - 19/10/2015 ore 20.00

Giorgio D’Amato

lunedì 19 ottobre 2015

Entervista a Valentino Aluminio



VALENTINO ALUMINIO ESCE ALO SCUBIERTO
Puerto De Tierra Music è lieta de presentarve el mejor cantante de le ultimos agnos: Valentino Aluminio!
Inizia la su carriera nel 2001 con il singolo Perdona, composto quando era grosso como una pelota de riso con los piedes e al passaggio ammuttavas todos con la panzas. Da esta esperiencia nasce anche el suo secondo singolo, Embranado. Ahora dimagrio mucho e todas las feminas adolescientes ce vanno appriesso ma lui non sembra enteressato. Porchè? Non se lo sanno esplicar. Ma chiediamolo a Valentino stesso: Valentino, como mas non aprezi le atenzionas de las fans?

venerdì 16 ottobre 2015

Gli anni al contrario, di Nadia Terranova

Ci sono romanzi che li leggi e hai la sensazione di trovarti a casa, in quella degli argomenti, degli sguardi narrativi che più ti piacciono - questi ti si attaccano alle mani, agli occhi, finisci pure per leggere quale tipografia li ha stampati.
Dopo le prime trenta/quaranta pagine ho avuto la sensazione che "Gli anni al contrario" avesse un fratello maggiore, il magnifico "Romanzo Civile" di Giuliana Saladino, che per me pochi altri romanzi sono altrettanto belli - cambia il periodo, cambia il tipo di rapporto umano descritto (non un'amicizia ma una storia d'amore), uguale la potenza e la capacità di travolgere il lettore.
Messina, 1977 - Aurora e Giovanni, entrambi studenti di filosofia. Di famiglia fascista lei, di famiglia comunista lui. Entrambi con la voglia di spostarsi a sinistra e oltre, PDUP per lei, militanza armata per lui, ma sono accostamenti blandi, non basta partecipare alle riunioni di partito, non basta mettere un ordigno grezzo in un mobilificio per diventare un brigatista.
E allora il rifugio nella droga per Giovanni, nella amore filiale - la piccola Mara - per Aurora.
Giovanni che vive da insoddisfatto, che vorrebbe essere felice in famiglia ma poi finisce per trascorrere le notti in auto, sotto l'effetto stordente di canne prima, eroina dopo; Aurora che ci spera sempre di riportare la felicità dei primi giorni di convivenza nella casa in miniatura che hanno preso in affitto.
E poi il virus - ma  non ci sono toni patetici, in questa parte della narrazione il lettore è travolto dal rapporto denso che Giovanni instaura con la figlia Mara.
Gli anni al contrario è un romanzo coraggioso e non solo perché autobiografico, onesto nell'affermare - con tutte le parole scomode - le debolezze del protagonista, sincero nel restituire lo spessore umano che sta appena dietro i suoi occhi azzurri, calibrato e giusto nel concentrare in poche pagine interi decenni, nel dilatare in più pagine singoli momenti.

Giorgio D'Amato

giovedì 15 ottobre 2015

Allerta tubo


ALLERTA TUBO

La historia de lo tubo y de l'acqua esta noche ha avudo en altra puntada.
El sindaco de Puerto de Tierra es andado nella villa del sindaco de Puerto de Mar che quando la sua moglie lo vide cominciò a gridar: esto es lo tubo che io annaffio lo giranios y lo cardo y la pomelia. Ella escatenò el suo pitbullo fascista qui muzzicò el culo de povero sindaco de Puerto de Tierra. 
Allo stesso tiempo lo sindaco de Puerto de Mar se trovava ne lo
giardin de lo sindaco de Puerto de Tierra per fregarglie el tubo ma anche el rubinetto de l'acqua e pure lo autoclave. Ma quando ei fu scopierto da la madre de lo sindaco, ella scatenò tutte le grillos de la plaga de egipto qui assaltaron lo povero sindaco.
Meno male qui se prevede grande pioggia de alerta de ciclone de bufera de diluvio universal, almeno lo basilicos y lo prezzemolo de due sindacos non moriranno de seccanza y siccitas.
Los cittadinos rimangono a guardar e hanno messo i tubi de l'acqua de li giardini in casseta de sicurezza y cassaforte. Esse dicon: possiamo acceptar el doppio de Imu ma lassatece le nostre tubos. Tubos e buoi de los paese tuoi.
La situazione es muy  preoccupante.

George D'Amado

mercoledì 14 ottobre 2015

Inciampada de mierda

INCIAPADA DE MIERDA PER OMELIO

En estos dias el cardinal y el governator de Puerto de Tierra hanno fatto visita a l’ospital des bambinos. El governator Omelio de la Piccola Cruz ha ricevudo muchas criticas por el suo comportamiento, considerato irrispettoso de malattia del nigno. Ma che ha fatto de così grave esto hombre? Los titulos dei giornales lo accusan de irriverenzia, ma el suo es stato un tentativo, un po’ gueffo, de allegerir la tension attorno al nigno malado: ello avrà pensado che el piagnisteo dinnanzi al paziente non era lenitivo por la malattia, forse la sua sensibilitad gli consigliò che era meglio fare un po’ el buffon por el bien del nigno. Peccado che los presentes, soprattutto el padre del nigno malado, non abbian gradito le sue buenas intenziones y ora pretendon las escusas. Povero Omelio, como te muevi te muevi, esbagli.

Seregna Giattinas

domenica 11 ottobre 2015

La ragazza dello Sputnik, Haruki Murakami

C'è un amore sprecato, un amore che l'altro non afferra. Sumire ha 21 anni e si innamora per la prima volta.

"Fu un amore travolgente come un tornado che avanza inarrestabile su una grande pianura. Spazzò via ogni cosa, trascinando in un vortice, lacerando e facendo a pezzi tutto ciò che trovò sulla sua strada, e dietro non si lasciò nulla.”


giovedì 8 ottobre 2015

The dull Age - Sergio Andretti

SERGIO ANDRETTI
The dull Age


Il simposio in Grecia e a Roma

Il simposio nel mondo greco era una riunione di uomini, che consumavano un pasto comune, allietato dal vino, dalla musica, dal canto e dalla presenza delle etere - raffinate esecutrici di musiche - conversazioni ed altro.
Eccezion fatta per lo, alle donne non era permesso di partecipare, in quanto esse dovevano attendere al lavoro di filatura e di tessitura, e ad accudire ai figli.
Il primo esempio di simposio è attestato dal consumo dei pasti comuni presso gli Spartani, che si cibavano accompagnando le portate con l'ascolto di una poesia di esortazione alla virtù guerriera.
Ma la forma più raffinata di simposio si riscontra nella Ionia, dove - dopo il pasto - cominciava il giro delle coppe accompagnato da canti e musiche.
Siamo informati abbastanza bene, sul simposio, da Alceo, poeta vissuto tra il VII e il VI a.C. a Lesbo: i partecipanti facevano parte di un'associazione di aristocratici legati da un giuramento politico.
Oltre alla poesia composta per l'occasione, abbiamo opere che parlano del simposio, o che - come il simposio di Platone - vi ambientano conversazioni filosofiche.
La pratica del simposio venne introdotta a Roma verso la fine del II secolo a.C.; erano presenti mobili e addobbi di lusso, musicisti e ballerine, e venivano serviti i cibi più raffinati.
Il poeta più rappresentativo di questo genere è Orazio, lyricus vates, che in diverse Odi riprende Alceo, specie nell'incipit, per poi variarlo, introducendo motivi più propriamente romani e più congeniali alla sua visione della vita. 
Famosa l'ode 9 del primo libro, "Il Soratte", in cui viene descritto un gelido paesaggio invernale, al cui rigore viene contrapposto come rimedio il vino, accompagnato dalle danze e dall'amore, e l'invito a goderne almeno finché si è giovani. Prosit!

Isabella Raccuglia

mercoledì 7 ottobre 2015

I gabbianos munnizzari


I GABBIANOS MUNNIZZARI


Qui le notizies volanos.
Maria ne abla a Caterina che lo esparla a Carmela e a Cetty, a Giusy e a Annita e a Rosy.

martedì 6 ottobre 2015

Romanzo Civile, di Giuliana Saladino

E’ una finestra aperta, l’immagine di copertina dell’edizione Sellerio di Romanzo Civile, di Giuliana Saladino. L’autrice apre una finestra su un periodo storico che suscita in coloro, che, come me, non appartengono a quella generazione, una strana nostalgia per le cose che avresti voluto vivere, per gli incontri mancati, (perché non decidiamo né dove né quando). Siamo come Ziggy Stardust, alieni sulla terra. E’ la mia una generazione carente di ideali che ha ricevuto gli avanzi o meglio gli scarti di una società avariata. Cosa avevano loro? Il meglio che si potesse trarre da una amicizia, da un paese gattopardianamente destinato a essere travolto da una spirale di violenza; una classe politica e intellettuale con un tessuto vivo e irripetibile. 
E’ attraverso il racconto della malattia di un amico, il Rocchi, che si suggella la
certezza che un periodo storico è finito, una malattia affrontata con incredibile lucidità emotiva, lo spunto come dice Marcello Sorgi, nella prefazione, per mettere nero su bianco la testimonianza di una amicizia globale, del confronto delle idee, della necessità vitale del dialogo, del litigio, dell’odio e dell’amore.
Sullo sfondo una città, irredimibile: Palermo, che s’agita, uccide, rantola. Quella “Terra di rapina” che non lascia testimoni, che ingoia le sue vittime, che rade al suolo sentimenti e uomini, che rimane uguale a se stessa in una folle corrida dove si inventano nomi nuovi per strade vecchie (non si ricostruisce, si celebra sulla morte), fa più scena.
La vedi Giuliana Saladino, mentre fuma, piange, mentre cerca di fissare nella memoria la voce di chi per lei e gli altri amici rappresenta il suo universo, il pezzo di cornicione che si sgretola, uomini che come i palazzi subiscono l’onta del tempo senza perdere il senso del decoro, i ragionamenti, il senso di vuoto e ineluttabilità, la perdita di un pezzo di umanità che segna la fine di un sistema. 
La sensazione del lettore è che la storia non debba avere un epilogo (tragico) ma una speranza. Non è così, e accade attraverso un percorso che ha dell’incredibile nelle sue iperboliche verità e sfacciate nudità. Il male non puoi nasconderlo, torna a spellarti vivo, ti sopraffà, ma sei tu che tiri la corda e metti fine al gioco, senza lasciarti abbindolare da illusioni. “Un laico muore solo. E per sempre. Non ha messe gregoriane né rintocchi di campane. Capisco perciò la bellezza e l’agiatezza di chi muore dentro un coro d’angeli”, questo scriveva il Rocchi a un amico prete qualche mese prima della morte.
E’ mutato il mondo o il modo di osservarlo? E’ certo che al mondo mancherà lo sguardo lucido di Giuliana Saladino, vuoto il tempo, vuoti gli spazi; la memoria li riempie e li onora.

Adele Musso

lunedì 5 ottobre 2015

Amori e innamoramenti. Un viaggio tra i pensieri di Javier Marías

Molti lettori affermano che “Gli innamoramenti” sia uno dei libri più belli di Javier Marías, lo scrittore madrileno che l’anno scorso, proprio con questo testo, vinse il premio letterario internazionale “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” e che, ai Giardini Reali di Palermo, ebbi anche la fortuna di conoscere. Una persona dalla grande intelligenza e cultura, che si colgono all’istante, sia leggendolo sia ascoltandolo.

sabato 3 ottobre 2015

L'albero qui tendevi la pargolita mano


L'ALBERO QUI TENDEVI LA PARGOLITA MANO


Ultime notizias da Puerto De Tierra, esta magnana ve raconteremo de l’ultimo grossito mistero de esto esputazado pays! Todos los abitantes no puedeno mas dormir porque en grossito mistero agita loro suegni, lo raguù de le casalingas desperades no strigne più, los vecchiettos son deseparecidi da le panchinas, los bar sono vacantos, puro lo cagnones e los palombas non scacazzanos plus, todo è sospiso!! Emergenzia, catastrofe, rovinas! Cataclismas, noches insonnes e malo pitittos por todos! Todos lo pais vuol saber onde sono finide le botteglie de plastichita de lo Albero De Nadal! Esto mistero deve assolutamentes essere resolto! Mucho cittadinos por lo pensiero hanno la fevres, allo stesso tiempo se beccaro la terzana e la quintana, autre citadinos son devenuti poetas e repetono en continuazion: L’alboro a qui tendevas la benedittas manos, no es lo ecologicos melogranos, ma lo plastichito flor, tu flor de la boteglia deseparecida sei ne la tierra fria o ne la terra negrita? Svelace questo segreto ognor! Aiutace Segnor! A puerto de Tierra oramas se ciercano solo le boteglie, no ha mas importansia nada, le casalingas no cucinano nada de nada, le reunion de condominio sono desierte, le carrettere vacantes, e non se abla de altro. La question è de vidal importancia. Lo governo nazional ha enviado los perros molecolar, qui sientono l’odor de la plastichigna a kilometres de distancia. Casalingas, cittadinos todos estate serenos, ve promettiomo che lo mistero sera resolto velociemente! Un pettegulezzio gira por Puerto de Tierra pare che un hombre abbillado todo de rosso con la barbita blanca e que se fa appellar Papito Nadaligno se futtio l’alberito por riempirse le poteglie de vino deferenciado, mica se puede miscelar lo blanco con lo rojo!

dalla inviada Adelita Mussito

venerdì 2 ottobre 2015

Spot de profumo o de brodo?


UNA DIVA A PUERTO DE TIERRA
SPOT DE PROFUMO 
O DE BRODO?


Estos son dias de grande fermiento a Puerto de Tierra: el grande reghista local Pepito Andator sta concludendo las ripresas di un nuevo espot por la television. Così, ello ha montado baracca y burattinos, s’è portado la diva del cinema nacional Sofigna Lorena e l’ha diretta por la pubblicitad del importante stilistas Dulce y Gabado. Pepito ha recuperado dal dimenticatojo addirittura Totigno Lo Cascio, el nigno del suo film premio Oscar qui ora es cresciudo y non se lo caga più niuno ni a Puerto de Tierra, figuramoce nel resto de la nacion, tant’è che quando ello fece la scena de porger una rosa alla divina, ella se mise una mano nel reggipettos y gli allungò una banconota da ventes pesetas. La spesa por lo espot es lievitada porchè tra l’incompetienza de Totigno y la demenza senil de la diva, las represas son durates molto più del previsto. 
Andator piensa d’aver reso omaggio a sua ciudad natal, promovendone la istoria y la bellezza de la villa settecentesca donde ha ambientado las scenas, ma por los abitantes ingratos no es cambiato nada che si el giornal non escribeva esto articolo, non ne sabevan nada ni de espot ni de divas, como dichiararon el parrucchier y el barista de plaza Cortazar.
Ancuera una vuelta Peppino Andator se confirma un ottimo candegiator del pais natio.


L’inviada Seregna Giattigna

giovedì 1 ottobre 2015

La bandiera reapparecida


LA BANDIERA REAPPARECIDA

A le cinco de la sera suonano alla porta  una manada de ragazzon barbudi che me sembrano arabi: son les amogos de mio figliolo che lo vengono a prelevar, “Mamma scansate” me dice lo scatenato con lo zaino al collo “ che se parte por la fiesta dell’Unidad!”
“Buena sera segnora “ me dice Macellido che è el più nino del gruppo, “ salud Marcellido, ce sei pure tu!”  e dopo averme spiegato tutta la faccienda el gruppo se avvia a piede verso la Statal che me sembrano una scolaresca alla scampagnada. Se son miesse en testa di andar a far pellegrinaggio ai Cantieri che, hanno ditto c’è una urna miraculosa che è tenuta en un gazebo e che Los Partito Democraticos, los partito maior du pais, miette a disposizion de la gioventude desperada sienza trabaio e sienza prospettive pur fare de novene e de requeste de miraculos.
Yo ho cercado de fermarli, “prindiete los trenos, la bicicletta, ma a piedes nos que arribate sta noce”, la biciclettas è scassada e la macchina sè sienza gas me dice el mio ragazzo – yo mui addolorada  me arriendo.
Les ragazzon se son portati el termos con el caffè per tenirse svegli durante el viaggio que anche se ne è così lontano commo Compostela cierto una camminata de almeno dues oras da la mia casa a les Cantieres passano. Se son pure purtati los rosario per accompagnar les passi incierti e dubbiosi des plus desperados, Lucianos e Manolos chi se son laureati con cientos e lodes en Fisica nuclear ma non hanno ancora truvados en trabaio. Manolos ha cominciato las Novena el primiero giorno de la Fiesta e si è accomodato nel salotto blanco a recitar tuttes le lamientos e  a lacrimar sconsolado que avea perduta las esperanza de encontrar le Premiero Renzi  qui ave aorganizzado la Fiesta miraculosa.
A tarda noce les ragazzon son ritornati a las casa stanchi ma felici, “mamma er fu meio de andar a Monte Pellegrino, che li abbiamo potuto pure mangiar los panino con la porchetta e bere coca cola, son pure arribate les banderes  de PD  qui sventolavan  sulle teste de visitator e des pellegrines arribati da tuttas la provincias por far las Novena all’urna miraculosa”.
Mes  esclamation de gaudios a las noticia de la comparsa de la banderas hanno svegliato el vicinado che già dormia che se alza alle sei la matina pur andar a la plaza principal a farse cumprar de caporales pur los trabaio en campagnas - que mos quartier è pleno de immigrates africane e de muratores genoveses qui hanno perduto loro imprese mafioses e se son ritirate a los pais invece de s'ammazar con una fucilada a la cabeza.
Ensuemma, con la reapparicion de la bandera del PD ora la Fiesta della Unidad es muy credible!


Rosita Las Cameras

Scarti de Gori (Fabio) - Marte e Nivea

per cortesia qualcuno vada su marte e svuoti na bottiglia d'acqua per terra, poi ci spinga a calci il robot della NASA e finisca sta tortura.
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fra un po’ finisce che su Marte trovamo tra i sassi "segni evidenti" di una bolletta dell'acqua ma ancora na foto dell'acqua non c'è.
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io la butto là.
la gente si sposa di meno perchè c'è il forno a microonde.
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quanti italiani ci vogliono per cambiare una lampadina? 3.
uno che cambia la lampadina,
un altro che crea il gruppo ''Quelli che... Le lampadine'',

e uno che se iscrive.
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gli antichi sacerdoti leggevano le previsioni del clima spappolando con le mani un fegato di capra, oggi il telegiornale ha quasi raggiunto quella precisione, capace che la superiamo pure.

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la Sindrome di Peter Pan è quando sei convinto che se imbocchi in casa di estranei dal balcone e ti porti via i minori sta iniziando una magica avventura.
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se allo yogurt greco artigianale aggiungi l'1% di grassi se chiama Nivea.

Fabio Gori