Il Festival Fringe, che esiste
non soltanto a Edimburgo ma in moltissime altre città del mondo (anche in
Italia!) non coinvolge solo artisti di strada ma è un’esplosione di spettacoli
al chiuso e all'aperto, ovunque un artista – di qualsiasi tipo – possa fermarsi
e esibirsi davanti a un pubblico. Qualsiasi locale in grado di trasformarsi in
un teatro, pur se angusto, ospita uno spettacolo: nell'edizione del 2014 se ne
sono tenuti 3193, per un totale di 49497 performance. Tutto dal 1 al 25 agosto,
e nello stesso mese si svolgono altri undici festival. La popolazione della
città raddoppia, ai locali dove si tengono gli show viene dato un numero per
identificarli, spesso serve una mappa nonostante il centro sia abbastanza
piccolo per una capitale. Tutto ciò rende la via principale, la Royal Mile, un sacchetto
di persone sottovuoto stretto e lungo che per percorrerla tutta ci si mette
mezz'ora (non è poi tanto lunga: mezzo del miglio annunciato dal nome), non
solo per la confusione: nel frattempo si è distratti da giocolieri, mimi,
cantanti, musicisti, cori a cappella, guerrieri maori, ballerini di tango,
gente con materasso e tutto coricata per terra che pubblicizza uno spettacolo
intitolato Sonnambulo o qualcosa del genere e una tizia con kilt e cresta alla
moicana che fila la lana e molto altro ancora. Ah, e le cornamuse. Tante,
tante cornamuse.
All'inizio non sai cosa vedere prima, ti senti un bambino al Luna Park. Ma la cosa migliore è che molte di queste cose sono gratis. Attenzione: gratis a Edimburgo significa che poi lasci un contributo alla fine dello spettacolo, ma è comunque democratico, se non ti piace puoi anche andartene senza aver pagato nessun biglietto all'entrata e se sei in regime di risparmio - tipo che ormai conosci il prezzo al kg di ogni genere alimentare del supermercato per accaparrarti le quantità maggiori ai prezzi minori - puoi anche lasciare pochino: basta che si senta scroscio di monete nel secchiello. E spesso gli spettacoli gratuiti sono migliori di quelli a pagamento.
All'inizio non sai cosa vedere prima, ti senti un bambino al Luna Park. Ma la cosa migliore è che molte di queste cose sono gratis. Attenzione: gratis a Edimburgo significa che poi lasci un contributo alla fine dello spettacolo, ma è comunque democratico, se non ti piace puoi anche andartene senza aver pagato nessun biglietto all'entrata e se sei in regime di risparmio - tipo che ormai conosci il prezzo al kg di ogni genere alimentare del supermercato per accaparrarti le quantità maggiori ai prezzi minori - puoi anche lasciare pochino: basta che si senta scroscio di monete nel secchiello. E spesso gli spettacoli gratuiti sono migliori di quelli a pagamento.
Ed è un'occasione per visitare una città che trasuda storia da ogni muro georgiano e da ogni facciata gotica, per mettere a dura prova il proprio inglese (mai sentito parlare un anziano di Leith ubriaco?), per conoscere gente che la sera, complice sidro o birra o whisky, è tanto allegra e simpatica e ti chiede da dove vieni e ti augura buona permanenza. Se amate la cultura in tutte le sue forme, che sia teatro, letteratura, musica, performance o qualsiasi altra cosa riuscite a immaginare, fateci un pensierino per il prossimo anno, dal 7 al 31 agosto. Ma sshh, non diffondete troppo la voce.
Valeria Balistreri
Valeria Balistreri
Pubblicità per alcuni spettacoli sulla Royal Mile |
I fuochi d'artificio del Royal Military Tattoo visti dal Book Festival |
Per informazioni sul Festival Fringe di Edimburgo: https://www.edfringe.com/
Per saperne di più su cos'è il Fringe e come si svolge anche nel resto del mondo: http://romafringefestival.net/
Per vedere cosa ha combinato il nostro "inviato" musicista al festival potete visitare la sua pagina Facebook: https://www.facebook.com/darioferranteproject
Per saperne di più su cos'è il Fringe e come si svolge anche nel resto del mondo: http://romafringefestival.net/
Per vedere cosa ha combinato il nostro "inviato" musicista al festival potete visitare la sua pagina Facebook: https://www.facebook.com/darioferranteproject