mercoledì 26 agosto 2015

JE SUIS CROCICCHIA



La Crocicchia sovrasta tutto il paese di Sant'Elia e l'intera costa di Mongerbino. Di sera la visuale è davvero mozzafiato. Sul promontorio ci salgo con AAS per rimediare al danno. Alcuni vandali hanno imbrattato e coperto di vernice la cappella che sta lì, sulla collinetta.  
Sant'Anna scarabocchiata di rosso, colore della regalità e della santità si sa, ma così non va. La crocicchia va ripulita, pensano Giorgio e Giorgina D'Amato, e cominciano la loro opera che dura per ore. Anche altre persone salgono e li aiutano a finire il lavoro di pulizia. Ridipingono la cappella, tolgono il rosso con piccoli pennelli, adornano i contorni con fiorellini, puliscono il marmo e la scritta, lettera per lettera. La Madonnina sorride e ritorna l'azzurro. Cielo, mare. Che bello! 
Je suis Crocicchia! 
Tutto ripulito dopo ore di lavoro.
A sole 24 ore cambia scenario, colore. Via l'azzurro e i colori vivaci. 
E io sono incazzata, sono davvero incazzata!
Senti ma tu cu si? ca ti parti e pitti tutto di bianco. E distruggi il lavoro degli altri di testa tua! Certo il bianco dà luce, è il colore della purezza e della spiritualità - il bianco fa pendant con le pietre.
Sono troppo incazzata! La mia Crocicchia da rossa ad azzurra a bianca. Mi irrito!
Troppe tinture in due giorni! E al terzo giorno che succederà?
Se mi girano arrivo e dipingo tutto di nero, che sfila pareti e pietre. Un nero snellente, elegante. Nero l'abito sacerdotale e monacale, nero il buio, assenza, mistero. Acchiano, mi porto due secchi di vernice nera e un grosso pennello e ci cambio colore che il bianco non mi piace. La dipingo tutta nera, la fazzu precisa a quella di Tindari!
E poi mi seggo sui gradini e le faccio la guardia come un pitbull! E il primo che si avvicina, 'u fazzu nuavu!

Nina Tarantino