domenica 2 agosto 2015

Gli assenteisti dell' 1 agosto

Bagheria (54.257 abitanti – Wikipedia), ore 21 dell'1 Agosto 2015, concerto dei QBeta – gruppo cazzutissimo piuttosto rinomato (https://it.wikipedia.org/wiki/Qbeta) – in Piazza Madrice. Sotto il palco ci sono, in media, 50/60 persone. Ma come? E i bagheresi delle feste di paese dove sono? Uno aspetta con ansia per 365 giorni per vedere la città in festa e poi a sostenere un gruppo grandioso che movimenta una serata di agosto ci sono meno persone che a una prima comunione? Una prima comunione di quelle scarse, insomma, sobrie, dove non ci sono soldi da spendere. Non è possibile, deve essere successo qualcosa e dobbiamo darci una risposta. Analizziamo gli avvenimenti che hanno tenuto lontani i bagheresi dalla piazza:

  1. A Bagheria c’è troppo caldo, ma non il caldo cretino dei paesi limitrofi, tipo Porticello – che questi di mare quando gli si squarano le cosce basta che si buttano in acqua e risolvono tutti i problemi. A Bagheria il caldo ti tiene incollato al divano, crea una patina gelatinosa che non ti permette di staccarti dal tessuto, soprattutto quando in casa ci sono uno o due o, addirittura, tre condizionatori accesi alla temperatura minima. È naturale che l'1 agosto le persone decidano di starsene a casa. Se per forza dobbiamo dare la colpa a qualcuno, diamola all’effetto serra, ai cambiamenti climatici, ai raggi solari. Togliamo quindi dalla lista circa 7mila persone alle quali il caldo fa quest’effetto.
  2. Alla televisione c’erano troppi programmi interessanti. Su Rai1  Massimo Ranieri one man show con: “Sogno e son desto” (e chi se lo può perdere?), su Rai2 c’era il thriller “Gli occhi su di te” (adatto ad un pubblico che va dai 65 in su), su Rai3 “E lasciatemi divertire” (Puntata su Paolo Poli e il concetto di Lussuria) e poi film d’amore, film drammatici, d’azione, telefilm, programmi sull'accoppiamento dei bufali africani, insomma, cose che di sicuro almeno almeno a 15mila persone faranno cambiare idea sul fatto di uscire di casa.
  3. I bagheresi erano tutti distribuiti nei vari eventi organizzati per la giornata. E su questo nessuno deve mettere parola, a Villetta Ugdulena i ragazzi di Apertura A Strappo possono testimoniare sulla presenza di almeno 8 bagheresi, mica noccioline e mandorle caramellate.
  4. Le vacanze estive che hanno tenuto lontani almeno 10mila bagheresi che si trovavano fuori dalla provincia di Palermo, dalla Sicilia, addirittura alcuni fuori dall’Europa. (perchè c'è crisi, ma vado in Grecia a aiutare Zptras).

Questi potrebbero essere gli avvenimenti che hanno portato alla concentrazione contemporanea di soli 60 bagheresi in piazza Madrice. Eppure ci ricordiamo che alla festa di Bagheria le persone c’erano ed erano tante, che quasi non si poteva passare e per attraversare il corso dovevi strusciarti con i sudori di altri. E che rischavi di essere investito da passeggini con madri spericolate.
Il concerto, comunque, fu divertentissimo, i QBeta meritavano un pubblico molto più numeroso ma non si sono lasciati intimorire e anzi quei 60 che c’erano sono stati di grande supporto. Per fortuna.
Quando il gruppo ha finito di suonare e cantare, ormai i sessanta si conoscevano tutti, erano diventati amici, una famiglia quasi, si abbracciavano, ballavano insieme, si divertivano a fare trenini. Fu motivo di grande unione per le persone presenti.
Se ne andarono, dopo il concerto, con il sorriso, chiedendosi come mai tantissime persone invece non si erano presentate. Misteri della fede.
Qualcuno disse che la questione nata qualche giorno fa tra parroco, confraternita e amministrazione comunale fece decidere a molti di non presentarsi al concerto, come se avesse fatto serpeggiare la parola boicottaggio in una cittadina che ha tutti i suoi motivi per non essere uscita l'1 agosto. Ma si sa, le malelingue esistono e sono pericolose. Pure in una cittadina laboriosa e tranquilla dove la mafia manco ci mette piede.
Dalle testimonianze (reticenti) di alcuni, si seppe che parecchi dietro le persiane semichiuse tendevano l'orecchio al concerto, alcuni non riconoscendo il genere neomelodico andarono a dormire piangendo, altri invece vezzosamente, muovevano i piedi al ritmo della musica, ma non si poterono mostrare, qualcun altro era già in lista per la confessione all'alba.
Ah, l’unica cosa che ci dispiacque fu che i QBeta non cantarono qualche cover di Rosa Balistreri. Magari ne suggeriamo qualcuna…




Federico Orlando e Adele Musso