Dal tardo pomeriggio sino a mezzanotte circa, la iena Golia a Bagheria, in piazza Indipendenza, ad aspettare che Patrizio Cinque esca dagli uffici comunali.
Dopo l'intervista manipolata passata in TV, è ragionevole che Cinque non si voglia sottoporre alle domande di Golia. Le Iene allora lo assediano. E' questo il modo di fare giornalismo?
Se uno non ti vuole parlare, lascialo stare, lascialo perdere. Golia no, a tutti i costi ti deve estorcere una parola, per poi mandarla in loop così da far ridere il pubblico che si gingilla con questo genere di programmazione televisiva.
Ma 'sto programma, che cosa è?
In teoria giornalismo d'inchiesta, in pratica ci sono certuni vestiti di nero che si ergono a magistratura e giudicano, condannano, mettono alla gogna.
La magistratura di Mediaset. Ecco cosa sono Le IENE.
Naturalmente in loco non mancano i sostenitori, anzi, la sostenitrice, che si avvicina a Golia e al suo bodyguard con atteggiamenti confidenziali, quasi fosse lei una iena in borghese. Aspirante iena? In piazza certuni la considerano solo un corvo. Eppure dice di fare antimafia, farebbe parte del Parlamento dell'antimafia (o qualcosa del genere), di essere responsabile arte e cultura dell'Associaz Nazionale per le verità scomode (su Google non ho trovato nulla sull'operato di questa entità di cui sembrerebbe esistere solo il nome).
Che poi, se uno ci tiene a far venire Le Iene a Bagheria, allora le porti altrove, Bagheria ha addosso tutti i segni di un passato tremendo; ogni anno, con una nuova operazione, almeno una trentina di bagheresi finiscono in carcere con l'accusa di essere componenti di Cosa Nostra.
E invece Le Iene, piuttosto che occuparsi di Coinres o edilizia delle cooperative o di altre magagne, si accaniscono su Cinque (che sconta la colpa di un padre che, come tanti bagheresi, ha costruito abusivamente per poi chiedere e ottenere la sanatoria - ma a Bagheria costruire abusivamente, in certi periodi, era l'unica modalità).
In definitiva, cosa è successo a piazza Indipendenza?
Un po' di casino attorno a Golia. Mentre questo aspettava Cinque, i grillini lo hanno messo sottotorchio riguardo alle sue modalità di comportamento, al suo modo di fare inchiesta. Golia imbarazzato si è trincerato in sorrisi strani del tipo "ma che vogliono questi?" pur di sottrarsi al pressing dei compagni di Cinque. Insomma, figuraccia di merda - quella che merita ogni figlio di Berlusconi che non prende le distanze dal padre.
Giorgio D'Amato