Una leccata all'amico e una leccata alla botte.
Questa la variante del vecchio proverbio che Ancilina, cugina della cugina di mio cugino, esterna in un video sulla questione dell'abusività di corso Butera.
Che tutti eravamo abituati al proverbio tradizionale, lei, di prepotenza, l'ha rinnovato.
Ha detto così: questi proverbi vecchi e mafiosi vanno cambiati.
Accussì ci cafuddò un corpo di lingua all'amico non dimenticando che la botte a cui gradisce bere è l'altra.
E propone pure, senti amico mio, vieni pure tu a bere dalla botte.
E invece l'amico, i video su FB se li fa da soli, non inquieta a nessuno.
Insomma, ognuno il vino se lo beve dove gli pare, così ha detto - ma in un altro video - Stefanuccio u buttigghia sfunnata, mentre si calava un cartuni di Tavernello.
Insomma, la soluzione per tutte queste cose si trova sempre, ora organizziamo una bella ballata in Corso Umberto.
Giorgio D'Amato