mercoledì 7 dicembre 2016

Cernia Tossica - Recensione di Adelaide J. Pellitteri

Leggere il libro di un autore che si conosce personalmente, comporta le sue difficoltà.
Fin dalla prima pagina senti la sua voce, riconosci le parole che usa più spesso e fai fatica ad entrare nella storia. Soprattutto se il personaggio narrante è una donna e l'autore un uomo.
Allora, per questa recensione, comincio proprio da lui, l'autore. 
Il nome, Giorgio D'Amato, è uno sparo di luce. 
È riportato in bianco sulla copertina a campo nero. Spicca più del titolo stesso, Cernia tossica, che comunque non potrebbe passare inosservato. 
Il libro prenderebbe subito il lettore, ma io ho ancora la voce di Giorgio alle orecchie, mi servono 50 pagine prima di "liberarmi" di lui. 
Però - perché c'è un però - a quel punto scopro che è stato merito suo se alla fine è sparito dalla storia. Il personaggio, anzi i personaggi, hanno preso vita propria, faccia, personalità.
La storia incalza ed è una bella storia. 
Si potrebbe parlare di diavolo ed acqua santa, per dire che è l'incontro sfortunato tra chi ha intelligente cultura e aspirazioni letterarie e chi, invece, altro non è che un becero materialista: un arruffone della peggiore specie. 
Rosanna detta Rosà, involontariamente diventa facile preda dell'uomo illetterato e avido; farà di lei un suo strumento. 
La storia si evolve spiegando molti dei meccanismi che da decenni affliggono la nostra economia, mortificano la nostra cultura e demoliscono il nostro futuro. 
Siamo al dunque come epoca e come sentimenti.
Giorgio D'Amato, secondo me, nel sottotesto ci dice anche come gli zoticoni abbiamo un bisogno estremo dei "colti" che senza la loro collaborazione non andrebbero da nessuna parte, non saprebbero neppure "presentarsi". 
Ed ecco che allora anche una storia d'amore fatta di attrazione animalesca, trasforma i due personaggi in braccio e mente, ma qui la sorpresa, la mente e l'avido, il braccio la letterata. E i loro sentimenti (se pure diversi) viaggiano in "tandem" diventano veicolo per loschi traffici e grandi affari.
Un’escalation di truffe e raggiri, partendo dal gradino più basso, il riciclaggio di denaro sporco, poi i diplomi regalati, gli agganci con i Ministri e via via in un crescendo semplice e pedissequo, quanto perverso e, soprattutto, accompagnato da belle lettere di presentazione.  
Un spaccato d'Italia, ancora sotto in nostri occhi.
Un libro che stupisce per i suoi giochi di "potere" visti sotto una luce che non ti aspetti.

Adelaide J. Pellitteri