martedì 7 ottobre 2014

BRA DAY a Palermo - intervista alla d.ssa Flavia Tomasello

La femminilità ritrovata: il dramma di ritrovarsi con un corpo segnato da un intervento chirurgico causato da un tumore e le possibilità di ridurre in parte o del tutto gli inestetismi di una asportazione.
Ne parliamo con la d.ssa Flavia Tomasello, che per anni ha operato nel centro ustioni dell'Ospedale Civico di Palermo e da qualche mese si occupa di chirurgia ricostruttiva nel reparto oncologico dello stesso ospedale.


AAS: Cosa è il BRA DAY?
FT: BRA è acronimo di Breast Recostruction Awareness; in questa giornata internazionale ci si dedica ad informare sulle possibilità di ricostruire la mammella dopo un intervento demolitivo dovuto ad un carcinoma mammario.

AAS: Cosa offre oggi la chirurgia rispetto al passato?
FT: L'approccio chirurgico è cambiato; fondamentalmente non si fanno più grosse demolizioni con asportazioni del muscolo; si è scoperto che anche facendo interventi meno devastanti, sotto il profilo estetico, la sopravvivenza del paziente è pressoché uguale.Oggi si ricostruisce in "immediata", ovvero, si asporta il tumore e si pongono delle protesi o tessuti autologhi della paziente laddove si è intervenuti. L'innovazione sta nella tecnica del lipofilling; si tratta di prelevare tessuto adiposo da zone donatrici e immetterlo nelle zone oggetto di intervento.

AAS: Quante donne oggi sono costrette a sottoporsi ad interventi risolutivi del carcinoma mammario?
FT: Ogni anno vengono diagnosticati 40.000 nuovi casi, c'è una maggiore sensibilità al problema, molte più donne si sottopongono ai controlli. Attualmente solo una donna su otto viene ricostruita, tanti ospedali non sono ancora attrezzati. E' nostro dovere sensibilizzare su questo problema.

15 ottobre 2014 - ore 9.30  Aula Multimediale Ospedale Civico Palermo
La femminilità ritrovata