venerdì 26 dicembre 2014

La nascita di uno squalo

Quando mio padre conobbe mia madre le fece capire subito che le sue intenzioni erano serie: la prese a morsi. 
Mia madre non voleva saperne, così  lui serrò le mascelle sulla pinna pettorale di lei che portava già i segni  di questo tipo di avance. La sua pelle più spessa, però, la proteggeva da ferite gravi. Appena fu nella posizione giusta mio padre, dotato di due organi sessuali, ne inserì uno nella cloaca di lei e  lo bloccò grazie a delle escrescenze cartilaginee. Sapeva bene che lei avrebbe potuto avere già la ghiandola nidamentale piena del seme di un altro e provvedette ad eliminarlo iniettando il suo misto ad acqua di mare. 

Gli ovidutti di mia madre ora son zeppi di uova che presto si schiuderanno. 
Comincio a stare stretto, ho fame, voglio uscire, i miei fratelli mi aspettano. Non vedo l'ora di sbranarli tutti. Devo essere il primo.

Annalisa Balistreri

Informazioni:
Le modalità di accoppiamento degli squali sono variabili ma la fecondazione è sempre interna. A seconda della specie il maschio può attorcigliarsi alla femmina, tenerla ferma per una pinna pettorale o starle affianco. Il corteggiamento può prevedere che il maschio la morda per dimostrare il proprio interesse. 
Gli squali si differenziano inoltre in:

  • Ovipari: quando vengono deposte le uova, dalle forme spesso bizzarre.
  • Ovovivipari: quando le uova si schiudono all'interno degli ovidutti della femmina che poi partorirà dei piccoli già perfettamente formati. Sono frequenti fenomeni di ovofagia o cannibalismo uterino (come nello squalo toro della foto). La maggior parte degli squali appartiene a questa categoria.
  • Vivipari: i cuccioli si sviluppano all'interno della placenta.

Fonti:



F.H. Pough, C. M. Janis, J. B. Heiser, Zoologia dei vertebrati, Casa Editrice Ambrosiana