venerdì 21 novembre 2014

L'arte spiegata ai non vedenti: Quel bonazzo di Hermes

Che figo!
Anzi di più, questo è proprio un dio, Hermes per la precisione, ma poco importa chi è, dovreste vedere com'è: tutto nudo, fisico slanciato e sodo dai muscoli di marmo, come il resto d'altronde. E si perché se la vista non vi aiuta potete però usare il tatto e con la scusa potete palpare questa statua greca dalle chiappe sode. Non è però uno di quelli palestrati, gonfi di steroidi, ma ha un aspetto molto naturale, un tortello fatto in casa, bello di suo insomma.
Tiene in braccio suo fratello Dioniso ancora neonato, ma al bambino le ossa gli devono pesare perché Hermes è costretto ad appoggiarsi ad un tronco, il secondo nell'opera. Il dio assume in questo modo una posa languida, quasi ammiccante. 

So che vi state chiedendo tutti, e specialmente tutte, una cosa ma mi sa che resterete delusi. Posso solo fare supposizioni al riguardo. Se da un lato uno così io non posso immaginarlo se non superdotato, dall'altro non ne sarò mai sicura in quanto gli manca il pirillo. Per me qualcuno glielo ha tolto per l'invidia. Il prof di storia dell'arte dice però che i greci scolpivano le statue degli dei con peni piccoli in quanto l'averlo grande era simbolo di virilità quindi degli uomini mortali. Invidiosi i greci e lui pure! La verità è che un difetto glielo dovevano trovare. Ma non m'importa, rimane sempre troppo bono e non vedo l'ora di andare in gita in Grecia per vederlo. Se vi capita andateci anche voi e toccate con mano. 

Annalisa Balistreri