Sergio
Flamia viene arrestato l’8 Maggio 2013 perché dicono che sia un mafioso, ma lo
è davvero? E’ accusato di essere il braccio destro del boss Gino Di Salvo, capo
della zona di Bagheria. Dicono che Flamia fosse quello che andava a chiedere il
pizzo. Dicono che Flamia sappia tutto. Dicono che Flamia abbia ospitato
addirittura Provenzano, in via Roccaforte, durante il suo periodo di latitanza.
Dicono, addirittura, che Flamia si sia pentito! Ma pentito di cosa? Se è
innocente, di cosa si deve pentire?
Diciamolo una volta per tutte: Bagheria non è un paese mafioso. La mafia a
Bagheria non c’è. La gente lo sa. E lo dice, ai giornalisti che vengono ad
intervistare.
Prima c’era la mafia e c’era sempre
lavoro. Ora mafia non ce n’è più…
Come non ce n’è più?
Quella che si sa! Ora lavoro non ce n’è completamente.
Eravamo contenti a Bagheria,non ce n’erano pentiti!
Dicono così, le persone che adesso abitano nella casa di Sergio Flamia, pagando
l’affitto al suocero.
Il giornalista va a chiedere alla gente seduta nelle panchine di fronte la
scuola Cirrincione, a 2 minuti da via Roccaforte, dove nel 2004,Sergio Flamia,
nasconde Bernardo Provenzano. Mostra la foto di Flamia alle persone.
Questo lo conoscevate?
Io non l’ho visto mai.
Mafioso e confidente dei servizi segreti.
L’uomo dei misteri, mi sembra.
Al Bar Carmelo, angolo corso Umberto, il giornalista incontra il cognato di
Flamia. Il cognato racconta di una semplice lite tra lui e il Flamia che però
finisce con due colpi di pistola. Insomma, una cosa da niente.
Tutto in famiglia, commenta lui.
Lui è una testa calda, però a tutte
queste cose su di lui io non ci credo. Tutte le cose che scrivono nei giornali,
l’opinione pubblica, io non ci credo. […] Sono stati i servizi segreti e gli
sbirri a consumare questo signore.
Cioè? In che senso?
Perché se lo sono giocato.
Sono passati più di trent’anni da quando Bagheria era una delle zone dove
si bruciava la gente nell’acido, ogni giorno. Ma anche allora Bagheria non era un
paese mafioso, ma solo un bel posto dove uccidere. Questi estratti della
puntata di Servizio Pubblico che vi riportiamo non fanno altro che rimarcare la
verità che a Bagheria la mafia non è una “montagna di merda”. A Bagheria ogni
cento passi non si incontra un mafioso, ma una persona per bene. A Bagheria
sono tutti persone civili. A Bagheria non si vede, non si sente, non si parla.
Antonio Mineo
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