7 Novembre 2014. Sono appena arrivata. Piove. Non sono ancora le dieci, ora in cui apriranno il cancello del Palazzo dei Congressi di Pisa e partirà ufficialmente il Book Festival che durerà tre giorni dal 7 al 9 Novembre. Sarà la dodicesima edizione e sto qua ad aspettare. Un ragazzo corre e urla Babbo oh babbo. Mi giro incuriosita a cercare il babbo - qua babbo vuol dire papà. Rido e entro. Oggi non si paga e mi stupisco. Non mi sembra vero di essere qua. Quanta gente e quanti quanti libri. Prendo il programma e leggo. Ogni casa editrice trova negli stand il proprio spazio espositivo; un piano terra, un piano primo e un piano secondo. Sul catalogo dei programmi sono indicati orari delle presentazioni, reading, seminari, nomi delle sale, cognomi degli scrittori ospiti, giornalisti e ben 150 espositori.
Alle 18 Dacia Maraini, vado. È la madrina del festival; racconta la sua vita e di essere stata spesso accusata di essere una femminista. Ci parla della sua produzione letteraria in compagnia di Joseph Farrell, professore emerito dell'Università di Glasgow. Presenta il suo ultimo libro Chiara D'Assisi. Elogio Della Disobbedienza. Ascolto anche Sandro Veronesi che torna dopo 9 anni col suo nuovo libro Terre Rare. Mi interessano entrambi, colpita dalla loro diversità.
Dacia Maraini dice che per scrivere ha bisogno di silenzio, Sandro Veronesi ha bisogno del casino e prende idee e parole che gli mancano da un telefono che squilla, un testimone di Geova che suona alla porta. Finita questa presentazione esco dalla sala e faccio un altro giro.
La gente cammina strafottente l'uno accanto all'altra. Io sto da sola. Mi fermo di tanto in tanto dopo avere rallentato i miei passi, davanti ai libri che catturano la mia attenzione. Il titolo, un colore sulla copertina, un carattere diverso o più grande possono catturare la mia attenzione. Salgo al piano di sopra e noto con meraviglia originali libri di cartone muniti di ali appesi al soffitto con un filo trasparente. Un libro può farti volare. La scrittura vola sulle ali della fantasia. Vorranno dire questo.
Sabato 8 in sala Pacinotti. Non conosco l'autore ma il titolo del suo libro mi attira - Il Silenzio e il tumulto. Comincia la presentazione: cercherò di capire se ha ragione la Maraini o Veronesi. Cosa scegliere silenzio o tumulto per essere un bravo scrittore? Si tratta di due parole che conosco bene. Viene fatta una traduzione dall'arabo: Nihad Sirees comincia così il suo discorso: - Sono uno scrittore siriano, vivo in Germania e ho scritto questo libro contro il fascismo e la dittatura ancora presente nel mio paese: scelta difficile quella di essere scrittore tra il tumulto del regime dittatoriale e il silenzio. La dittatura in Siria è ancora presente; non si è liberi di pubblicare un libro di opposizione. Anche la copertina di questo libro mi colpisce: la cartina della Siria macchiata di sangue. Domenica 9 vado "in cucina": Paolo Poli legge le ricette dell'Artusi, presente pure una cuoca eccezionale Luisanna Messeri: il mio interesse culinario viene saziato. Si tratta di un audiolibro e la novità mi incuriosisce: ascoltare come mangiare bene.
Tutte le sale scoppiano, piene di tante teste e gente che si interessa, probabili lettori futuri, chi ascolta chi fa domande. Al festival c'è anche Monica Gentile, scrittrice e nostra amica di Apertura a strappo: con lei Tira Scirocco in sala blu. La rivedo con piacere e seguo la sua presentazione, mi sento a casa per un pò tra siciliani e vinti. Occhi lucidi e riccioli mediterranei. Vincitrice della seconda edizione del concorso letterario Edizione Straordinaria, Gentile ci parla di Pirandello e di sua nonna, di un prete di paese, emoziona il suo pubblico che le regala applausi.
Alla fine della sua presentazione saluto e esco. Continuo a girare, un largo spazio è dedicato ai bambini: miniclub, mini laboratori di scrittura, un laboratorio per costruire giocattoli, fiabe, racconti per infanzia, giochi da tavolo e animatori presenti che si divertono a giocare con mamme e bambini. Proseguo non ho i requisiti adatti.
Presente anche Repubblica Caffè, uno spazio gestito da Repubblica: dodici incontri d’autore condotti dai giornalisti Laura Montanari, Fabio Galati. Nel Repubblica Caffè conosco il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che presenta il suo libro Viaggio In Toscana.
Al piano di sopra altri editori presenti con i loro stand pieni di libri e alla fine del piano spazio espositivo per Ikea. Sembra di stare in Svezia, degustazione dei tradizionali biscotti pepparkakor e vino, omaggi, atmosfera natalizia, un albero e odore di zenzero. Una coda discreta di gente.
Antonella Tarantino