Raccontare la seconda guerra di mafia, ascoltare le voci dei collaboratori di giustizia, rivivere momenti tragici attraverso narrazioni orali.
Martedì 19 maggio 2015, ore 11.30
Apertura a strappo all'ITC Sturzo di Bagheria.
Alla chitarra Carlo Gagliardo.
Filippo
Marchese guarda Cesare Peppuccio Manzella nel fondo degli occhi e glieli scava
con il suo caterpillar, gli inietta la sua potenza infinita. Cesare Peppuccio
Manzella si sente cavato e arretra per quello che può - lui è attaccato a una
sedia. Filippo Marchese gli ha lanciato la sfida di una decisione già presa,
Cesare Peppuccio Manzella subisce la luce perversa e fa il conto alla rovescia
del tempo che resta della sua vita.
Filippo
Marchese si fa il segno della croce e gli poggia la corda sul collo, fa cenno a
due persone che hanno già capito tutto e cominciano a tirare, la corda stringe
il collo e il viso di Manzella ha uno strano rossore. Filippo Marchese si allontana
di poco e guarda, Vincenzo Sinagra ‘un’dlì,
lo sa già, va a tenere i piedi.
Peppuccio Manzella, a to’ storia finisci
ccà, dice Filippo Marchese.
Poi esce.
(da L'estate che sparavano, di Giorgio D'Amato - Mesogea 2012)