giovedì 14 maggio 2015

Storie di Cosa Nostra

Raccontare la seconda guerra di mafia, ascoltare le voci dei collaboratori di giustizia, rivivere momenti tragici attraverso narrazioni orali.
Martedì 19 maggio 2015, ore 11.30
Apertura a strappo all'ITC Sturzo di Bagheria.
Alla chitarra Carlo Gagliardo.

Filippo Marchese guarda Cesare Peppuccio Manzella nel fondo degli occhi e glieli scava con il suo caterpillar, gli inietta la sua potenza infinita. Cesare Peppuccio Manzella si sente cavato e arretra per quello che può - lui è attaccato a una sedia. Filippo Marchese gli ha lanciato la sfida di una decisione già presa, Cesare Peppuccio Manzella subisce la luce perversa e fa il conto alla rovescia del tempo che resta della sua vita.
Filippo Marchese si fa il segno della croce e gli poggia la corda sul collo, fa cenno a due persone che hanno già capito tutto e cominciano a tirare, la corda stringe il collo e il viso di Manzella ha uno strano rossore. Filippo Marchese si allontana di poco e guarda, Vincenzo Sinagra ‘un’dlì, lo sa già, va a tenere i piedi.
Peppuccio Manzella, a to’ storia finisci ccà, dice Filippo Marchese.

Poi esce.
(da L'estate che sparavano, di Giorgio D'Amato - Mesogea 2012)