Pronto, Cari Fratelli, che la mia telefonata vi sia di conforto!
Non desiderate le palle degli altri! Non rubate le maglie degli altri, neanche quelle dei più famosi! Tengo a precisare che, la propria, Maradona me l'ha regalata di sua iniziativa (confesso che l'ho desiderata). Amate il calcio così come io amo l'Argentina e San Lorenzo e cioè come me stesso.
Ricordate che il campo è terreno fertile per seminare.
Non invadete quello degli altri con prepotenza. Conservate la fede (per chi ce l'ha): nel primo cassetto del comò va bene.
Non bestemmiate se la palla non entra, non pronunciate l'empia parola, non nominate il suo nome all'uopo e invano e in campo.
Lui vi guarda correre, pecorelle smarrite per il campo, tra una porta e l'altra. Calciate e vi sarà aperto, tirate la palla senza premeditazione e difendete la vostra area solo per legittima difesa - porgete l'altra gamba. Obbedite al vostro allenatore anche se vi ha messo in panchina, e se vi hanno dato una punizione sopportatela col sorriso. Se vi procurano un male fisico, traumi o gravi fratture, ricordate che Gesù guarisce. Alzatevi e camminate! Non toccate la palla, né con mano destra né con sinistra, prendereste un fallo! Chiedetegli una vita senza pene, così da evitare anche atti impuri a cui l'arbitro assegna un rigore.
La rete si riempirà al momento giusto. Lui vi guarda e se un fallo vi arriverà all'improvviso accettatelo con amore. Non date falsa testimonianza davanti a un cartellino giallo o rosso. Un segno in più.
La rete si riempirà al momento giusto. Lui vi guarda e se un fallo vi arriverà all'improvviso accettatelo con amore. Non date falsa testimonianza davanti a un cartellino giallo o rosso. Un segno in più.
Non cercate di comprare vittoria, mantenete la speranza e se vi ritroverete in coda alla classifica di fine campionato, ricordate che gli ultimi saranno i primi!
Vi benedico tutti! Grazie.
Nina Tarantino.