martedì 7 luglio 2015

L'arte spiegata ai non vedenti: Gli sfollati (sez. Museo Guttuso)

          
Tale, talè stu quatro! Parono gli sfollati dopo una scossa di terremoto di sesto grado della scala Mercalli. Io stu bello dipinto  l'avrei intitolato: i terremotati. Dicono che quannu trema a tierra bisogna andare fuori, scappare, che è più sicuro stare a cielo aperto e in questa spiaggia larga e lunga, c'è posto per tutti.
Non spingete, coricatevi che così si sistemano anche gli altri. 

Fate piano tanto qua non ci sono tetti né balconi che ci possono crollare addosso.
I terremotati siciliani hanno sempre la valigia pronta e in estate dormono con il costume da bagno, così da essere pronti all'occorrenza. Una scossa, due, alla seconda sono già fuori di casa e dentro le automobili, e dopo cinque minuti spiaggiati come tanti capodogli in amore, e per chi proprio il pesce non lo può sopportare, come dei polli allo spiedo, petto e coscia a rosolare.
Tra questi terremotati secondo me, ci sono pure i superstiti di uno di quei barconi che ultimamente vanno tanto di moda sui nostri mari; allo scafista ci finiu a benzina e i lassò dda, tanto 'nna cunfusione...
Renato mise una bella spiaggia di rena fine che si infila da tutte le parti e tutti là si sono concentrati, a me mi pare Mondello, la spiaggia del palermitano che se tu ci vai di domenica è meglio che ti stai a casa.
Sole, mare, e cibo per sfamare il terzo mondo. Tutti stretti affuddati, se è il caso l'uno in capu all'avutro, ma alla giornata in spiaggia non ci voli rinunciare nuddu!
Renato io però una cosa te la vorrei chiedere: ma perché i masculi li pittasti tutti verdognoli grigiastri che sembrano aringhe salate e le fimmine al solito tuo, belle e dorate come cioccolatini ripieni?
A finiti tutti quantu siti! Ma che dite, ma quale Mondello, ma quale terremoto, vero uorbi siti, questa è l'ultima puntata dell'Isola dei famosi e su questa spiaggia: Tutti riuni!

Adele Musso e Nina Tarantino