venerdì 3 luglio 2015

L'Arte spiegata ai non vedenti: Gli Indifferenti (sez. Museo Guttuso)

In questo quatro Guttuso ha dipinto Moravia - lo scrittore, per capirci (e se non avete letto niente, non vi preoccupate).
Tra un caffè e l’altro erano diventati amici, questione di pelle. I due si incontravano in via Pompeo Magno nello studio del pittore, li univa un forte impegno anti regime (nessuno dei due era duce di musso).
 La giacca verde che indossa profuma di militanza e di speranza, simboleggia il suo spirito antifascista. Non verde di rabbia, non è un verde ramarro, è un verde alla Hulk, non incazzato, meno gonfiato, un verde salvia, pratoline a fioritura sbiadita.  La sedia in legno che si intravede alle sue spalle sembra contenerlo e costringerlo suo malgrado a mantenere il busto eretto, fiero, insomma Alberto doveva essere per forza di cose rigido. Che ne sia causa il disegno che si trova alle sue spalle? Un nudo asimmetrico, forse uno schizzo in bianco e nero...La compostezza del suo animo sta nella cravatta e nel nodo perfettamente chiuso. La camicia bianca è ancora pulita.
Tu, Alberto non ci freghi, perché quella mano, che non riusciamo a vedere ma della quale possiamo intuire la dinamica, è la mano del cuore; con l’altra tu scrivi, ma con questa ti dedichi a monologhi interiori di elevato spessore. Ma a cosa ti è servita quella tovaglietta rossa che Renato ha dipinto sulla tua sedia. Amore politico o altro caso? Tu fai l’indifferente, come il tuo capolavoro letterario. Che noia però vederti sempre così fermo e pensieroso. Eppure tante grandi donne fecero a gara per starti vicino e scuoterti da questa tua indifferenza.





Nell'altro quatro Guttuso mette in evidenza il peso dei pensieri, questione di scrittura. E uno scrittore ne ha cose a cui pensare. Ma siamo davvero certi che sia stata la scrittura a ridurti in questo stato? O che tre mogli siano troppe per un uomo solo? Alberto, ma lo sai che sei veramente la noia fatta persona! Hai cambiato sedia, ora sei su una poltroncina, quella del primo ritratto si era sgretolata, la gomma piuma interna perdeva.

Con una mano tieni la testa e sostieni il peso di tutto quello che ti passa per la capa. L'alto spessore di tali contenuti mentali ti ha irrigidito e adesso per sopracciglia ti ritrovi due folti spazzolini bianchi. La tua ultima moglie ti trascura e le pinzette e i rasoi li tiene solo per sé! Le tue mani hanno perso la loro natura prensile, sei sfatto, solo lo sguardo ti è rimasto da maniaco e questo Renato lo aveva capito, e tu, diciamolo, stavi in studio, mentre lui pittava le fimmine nude e te le sciroppavi come una medicina, perché ormai potevi solo taliare!
Supponiamo inoltre, che il quatro sia stato pittato durante il mese di Dicembre, nei primi giorni, dato che il maglioncino rosso che indossi non tiene nemmeno una pallottolina; regalo della tua ultima moglie, giovane spagnola, amante di toreador e corride; non le piacevano invece i tori seduti.

Adele Musso e Nina Tarantino