Tutte le abitazioni circostanti sono state interessate dallo scoppio, tanto che pezzi metallici di autovetture erano stati proiettati a notevole distanza dal punto di esplosione e, in particolar modo, il tettuccio dell'autobomba fu trovato nel pozzo-luce della portineria di un immobile sito in via Sperlinga, proiettato a dodici metri di distanza dopo aver superato il palazzo di via Pipitone Federico a 26 metri.
Il corpo del maresciallo Trapassi venne proiettato all'interno dell'androne; sul marciapiede, tra il civico 59 e il civico 61, il corpo straziato del dr. Chinnici privo di abiti, con il svolto sfigurato; a quattro metri di distanza dal giudice, il corpo dell'appuntato Bartolotta venne rinvenuto mutilato negli arti superiori e inferiori, mentre il cadavere del portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi, era stato spostato dai primi soccoritori a poca distanza, nel tentativo di prestargli le prime cure.
Le mura dei palazzi circostanti sembravano colpiti da bombe, da colpi di mitragliatrici, e di fronte al portone, dove c'era l'abitazione del dottore Chinnici, c'era un.. la strada risultava scavata, c'era una fossa profonda.
(dalle carte processuali, la ricostruzione del luogo della strage)
Ad autoaccusarsi della strage furono Calogero Ganci, Giovan Battista Ferrante, Francesco Paolo Anzelmo e Giovanni Brusca. Ad eseguire la strage furono Giovanni Brusca (preparazione dell'autobomba) e Nino Madonia (azionamento del telecomando)
AAS ricostruirà la strage Chinnici sab 10 gen 15 al Liceo Classico Scaduto, Bagheria (PA)