Grande evento culturale ieri sera all'Istituto F.Scaduto di Bagheria: la "notte bianca" della cultura, organizzata insieme a più di 100 istituti di tutta Italia. Mostre fotografiche, cineforum, presentazioni di libri, interviste, poesie, letture, musica e concerti. Presenti i ragazzi di Amnesty International che raccoglievano le firme per la salvezza del giovane Raif, condannato a 10 anni di carcere e 1000 frustate per avere insultato l'Islam nel suo blog. C'erano professori, studenti, ex studenti, amici, amici degli amici, tutti insieme fino alle 24. L'istituto scolastico aperto per tutta la sera. Penso, con un po' di nostalgia, che cose così ai miei tempi non se ne organizzavano. Che peccato! È un'idea innovativa potere condividere a distanza momenti di aggregazione sociale e di crescita culturale, mostrando modi differenti di fare cultura, soprattutto divertendosi. C'era un bel numero di gente, in movimento composto e interessato. C'eravamo anche noi di Apertura a Strappo.
Presto giriamo da qui che la strada è bloccata, entriamo nel parcheggio della scuola. Dobbiamo scaricare l'occorrente: casse, asta, microfono, leggio. Dai, che è tardi. "Scatafollatevi" dalla macchina, urla una di noi, fa una delle sue solite battute - ve l'ho detto in greco - e scoppiamo tutti a ridere. Troviamo gli altri già lì. Cominciamo a provare, sposare luce, audio e video sembra facile. Non si sente bene! Filippo, capo orizzontale, apre le finestre. Alcuni pensano sia in preda ad un attacco di andropausa, ma poi ci spiega che deve uscire la eco, così la voce non rimbomba e l'audio diventa perfetto. Domani tutti con la polmonite, pronti a sacrificarci per il fine. Poi osserva, cerca la causa dell'audio malfunzionante e trova il cavo staccato. - Non ci vede più dalla fame - penso io. Lui chiude la finestra. Cominciamo a leggere. Brani esilaranti, frizzanti, ironici, la gente ride. Opere di bene: ribaltiamo alcuni classici della letteratura, spieghiamo l'arte a chi non ci vede e facciamo ridere chi potrebbe essere triste. Ci aiutano Laura e Sara e i quadri proiettati sulla parete. Nina prende a cinghiate Raimondo che si mette pure la mascherina, Valeria fa la gnocca lombarda con accento simulato perfetto, Federico si fa Il selfie alla Dorian Gray, Filippo Il micio maculato, Lucia in Minigonna rossa. Vola qualche passero, ci vuole un Matrimonio riparatore e 120 Pomeriggi di Lourdes. Sembra di stare in famiglia, leggiamo e ci divertiamo; ci ascoltano e si divertono. Arriva gente nuova, si alterna, si incrocia. Ehi come stai? Visi di gente che già conosciamo incontrano i nostri, felice di rivederti - e lo siamo davvero. Alcuni ci guardano e si innamorano di noi, fanno domande, ci vogliono conoscere. Applausi e complimenti. Scambio di mail.
Leggiamo dalle 18,30 fino alle 22: saluti, ringraziamenti, alla prossima. Ci invitano a degustare, e ci ricordiamo che non abbiamo cenato. All'interno della notte bianca c'è anche da bere e da mangiare, banchetti offerti e a disposizione di tutti. Si tratta proprio di una bella iniziativa, ben organizzata e ben riuscita. La musica continua.
Dulcis in fundo momento comune, la lettura dello stesso Notturno di Alcmane: "Dormono le cime dei monti e le gole, i picchi e i dirupi, e le schiere di animali, quanti nutre la nera terra, e le fiere abitatrici dei monti e la stirpe delle api e i mostri negli abissi del mare purpureo; dormono le schiere degli uccelli dalle ali distese".
Versi letti contemporaneamente in tutti i licei d'Italia che hanno condiviso "la notte bianca" della cultura. In agorà. Insieme.
Nina Tarantino