giovedì 19 febbraio 2015

L'estate il giorno più bello dell'anno, ovvero il meteo a Edimburgo


Che poi una atterra dopo più di dodici ore di viaggio e una notte passata all’aeroporto di Londra fra febbre e malanni vari e il contatto con il terreno è un sollievo, la musichetta dell’arrivo di Ryanair  - anche se non c’è – il canto della vittoria. Arrivo. Riposo. Letto. Magari poi anche divertimento.

Un attimo dopo un’occhiata fuori. 


Non si vede niente. E’ tutto un insieme grigio confuso. La smania di uscire e camminare finalmente fuori da un aeroporto si sgonfia, vorresti chiedere all’hostess di nasconderti dentro il suo orrendo cappotto blu elettrico, e invece lei ti ringrazia e devi uscire fuori, mentre piove e tira vento e non c’è altro che nebbia. Benvenuti a Edimburgo, dove si dice che ci sono due stagioni, l’inverno e giugno. Dopo il primo impatto mi rendo conto che non fa poi tanto freddo e che ne ho sentito molto di più ad agosto, quando ero meno equipaggiata e mi ritrovavo la notte a tremare alla fermata dell’autobus. 

Le giornate successive sono soleggiate, solo che spesso c’è un vento freddo e bastardo, che ti stacca da terra e ti ruba sciarpa e cappello, ma per chi abita qui è una bella giornata, si deve uscire, approfittarne, programmare una gita al parco, salvo poi essere investiti da una pioggia gelida a metà strada e cambiare idea, a meno che non ti va di fare i fanghi ai Meadows. Ma non c’è da preoccuparsi, c’è un’altra cosa che si dice: non ti piace il tempo scozzese? Non preoccuparti, sta per cambiare.


Valeria Balistreri